Tutto è nato da un piccolo sì

Dunque, prima di tutto mi sembra giusto e bello raccontare la storia dall’ inizio.

Dopo esserci sposati Paola ed io abbiamo scoperto che sarebbe stato impossibile avere figli. Succedeva che Paola rimaneva gravida, ma per un problema di una malattia autoimmune (antifosfolipido) giunti al terzo mese di gravidanza avveniva un aborto spontaneo e così abbiamo perso tre bambini (persi no perché sono in Paradiso che pregano e intercedono per noi!). Il terzo aborto avvenne qui in Brasile, dove stavamo trascorrendo un anno di volontariato in una istituzione cattolica che accoglie bambini di strada.

Ebbene abbiamo vissuto in quel periodo un momento davvero molto difficile, di sconforto e di dubbi. Stavamo vivendo con molti bambini di strada, 24 ore al giorno, dedicando parte della nostra vita ad un ideale, gratuitamente… insomma possibile che Dio non poteva fare nulla!

E invece Dio stava pazientemente lavorando nei nostri cuori, ci stava preparando ad una Maternità e Paternità molto più grande e profonda di ciò che i nostri piccoli cervelli (meglio cuori) potessero immaginare. Il sole che sorge dopo un temporale è un sole piú bello, piú luminoso… piú vero! Ad un certo punto Paola ed io ci siamo interrogati sul da farsi o meglio su cosa scegliere di essere. Ci siamo guardati intorno, soprattutto abbiamo guardato ai “figli” che vivevano con noi, bambini di strada senza famiglia che Dio ci dava la Grazia di assistere. Al di là del dolore e della tristezza per l´impossibilitá di avere figli biologici, abbiamo pensato che se noi fossimo rimasti in Brasile soltanto un anno per poi far ritorno in Italia, i bambini a noi affidati sarebbero stati abbandonati di nuovo, avrebbero vissuto tutta la sofferenza dell´abbandono un’ altra volta.

Quindi abbiamo deciso di rimanere qui… per quanto tempo? Per sempre. Abbiamo detto il nostro SÌ, che rinnoviamo tutti i giorni, per sempre. E Dio ha così potuto fare grandi cose. Abbiamo compreso che per poter lasciare a Dio lo spazio, il tempo e la possibilità di fare miracoli nella nostra vita, dobbiamo donargli interamente le nostre vite, dipende tutto dal nostro si. Unica “medicina” quotidiana che ci siamo permessi é stata quella di partecipare all´Eucarestia tutti i giorni e la Preghiera semplice, ma potente dei bimbi (orfani) che vivevano con noi.

A questo punto è successo il primo di una lunga serie di miracoli. Paoletta è rimasta gravida (contro il parere di tutti i medici) ed è nato Francesco Maria, dopodichè sono venuti alla luce Stefano Maria, Tommaso Maria, Filippo Maria, Lorenzo Maria e Giovanni Paolo Maria! Ma non è finita qui. Due anni fa sono entrati nella nostra casa (Paola ed io viviamo da 13 anni nella Comunità Cenacolo del Brasile, che accoglie attualmente 70 bambini di strada) 6 fratellini di età compresa tra i 2 e i 10 anni. Ebbene, in seguito alla sentenza del tribunale dei minori che destituiva definitivamente la tutela familiare, sarebbero stati adottati da 6 famiglie differenti, con scarsissime probabilità di potersi un giorno incontrare.Noi glielo abbiamo anticipato e loro, dato che in seguito alla tristissima storia vissuta nei loro pochi anni di vita sono tra loro unitissimi, sono scoppiati in un grande pianto:” Non fate questo per favore non ci dividete, non abbandonateci anche voi”, ci dicevano tra i singhiozzi.

Paola ed io ne siamo rimasti molto scossi e preoccupati e quindi, separatamente, senza condividerlo tra di noi, abbiamo avuto la stessa idea e la stessa decisione. Soltanto che c’ era in entrambe molta paura a fare un passo tanto… irresponsabile!! Quindi, separatamente, abbiamo chiesto a Dio un segnale per capire se effettivamente era Sua volontà adottarli tutti e sei! Se veramente saremmo stati capaci di educarli, consolarli, donar loro una vera famiglia. Oltre questi, i dubbi e le preoccupazioni erano anche altre: come lo avrebbero accolto gli altri nostri 6 figli; e poi troveremo la forza, la pazienza, l’ Amore (diviso 12) necessario a questo difficile compito. In più di un’ occasione ho sentito genitori di figli adottivi raccontare tutte le varie difficoltà, problemi, rifiuti, drammi… vissuti. Nelle nostre comunità di recupero di tossicodipendenti ci sono molti ragazzie adottati che si sono persi nelle varie droghe del mondo! Ne saremo capaci??? Siamo pronti??

Erano davvero tante le domande e i dubbi. Quindi soltanto Dio poteva darci le risposte. Abbiamo così chiesto a Lui un segnale. “Signore, se ci consideri la famiglia adatta a questo delicato passo… deve essere Suor Elvira (nel quale noi vediamo chiarissima la Presenza di Dio) a dircelo!” Ripeto: questo io l’ ho chiesto senza dire nulla a mia Moglie e lei ha fatto la stessa cosa chiedendo lo stesso segno, senza dire nulla a me! Ebbene all’ inizio dell’ anno scorso (gennaio 2008) noi abbiamo mandato una mail in Comunità in Italia chiedendo se per caso conoscevano una famiglia disposta ad adottare 6 fratellini brasiliani, in quanto il Giudice ci avvisava che dopo pochi giorni sarebbero stati adottati. Il giorno seguente (era il giorno di Pasqua) Suor Elvira ci rispondeva dicendoci: “Non abbiamo trovato nessuna famiglia disposta a fare questo grande gesto di Amore e di Fiducia in Dio, ma ho pensato di chiederlo a voi, cosa ne pensate?” Aggiungeva che se avessimo risposto di no avrebbe compreso benissimo, in quanto: “Sono a conoscenza delle responsabilità che dovete portare avanti: 70 bambini, più i vostri 6 figli, insomma non preoccupatevi minimamente nel rispondermi di no.” Ecco il segno di Dio che aspettavamo. Ho stampato la mail e sono corso da Paoletta per farle vedere la risposta della nostra Madre. Paoletta si è messa a piangere e mi ha detto che era esattamente ciò che aveva chiesto a Dio: sia l’ adozione che la conferma di Madre Elvira!

Immaginatevi quando ho condiviso con lei i vari particolari, abbiamo capito che era volontá di Dio. Che Lui era con Noi!! Ci siamo abbracciati abbiamo pianto insieme e subito dopo ci siamo organizzati per affrontare la parte più difficile: quella legale! Infatti la prima domanda che la psicologa del Tribunale dei minori ci ha fatto è stata: “Quanto guadagnate al mese?” “NULLA!” ho risposto un po’ imbarazzato. “Siamo missionari, lavoriamo per un Ideale, non per lo stipendio.” OK, ma si trattava di affidarci per il resto della vita 6 bambini! “Cosa possedete? che sicurezze avete? assicurazione sulla vita, sulla salute… insomma…” ”No, ci dispiace, nulla di nulla!” “Ma insomma, che cosa avete per poter fare una tale richiesta?…” ci abbiamo pensato un po’ e le abbiamo risposto: “La Fede e un grande desiderio di dare una famiglia a questi 6 bambini!” I suoi occhi si sono inumiditi e ci ha detto di aspettare che sarebbe andata a parlarne con il Giudice.

Ebbene non sto a raccontarvi dettagliatamente ogni particolare, so soltanto che le porte si aprivano, una dopo l’ altra, dopo la psicologa, il Pubblico Ministero, poi il Giudice, dopodichè l´adozione doveva essere legalizzata in Italia, quindi Tribunale dei minori di Torino… è andato tutto benissimo. Logico che ha influito molto il fatto che in questi anni la Comunità Cenacolo ha lavorato con serietà e con buoni risultati sia in territorio brasiliano che Italiano, ma il miracolo rimane comunque, perchè oggi i sei fratellini sono nostri figli a tutti gli effetti! Un grande miracolo, oltre a questo è che insieme ai bimbi, Gesù ci ha donato più pazienza, più, coraggio, più voglia di ricominciare, ci ha donato la consapevolezza che per diventare dei veri educatori, ci dobbiamo prima lasciar educare; da chi? Ma sì, proprio da loro, dobbiamo imparare dai nostri figli ad essere genitori.

L`Amore diviso in 12 anziché diminuire è raddoppiato.

Le difficoltà non mancano, i momenti che ci chiediamo “ma siamo matti, cosa abbiamo fatto?” Anche, comunque vi assicuro che ne è valsa la pena, siamo più felici, più realizzati. La nostra vita è più “piena”. E sentiamo ogni giorno la forza di Dio che ci sostiene, l’ Amore di Dio che tira la carretta tra sconfitte e conquiste, la Misericordia di Dio che perdona i nostri peccati di preferenze, mancanze, incoerenze, é Lui che scrive diritto tra le righe storte… insomma, siamo dei poveracci, ma dei poveracci felici! Non mancano neppure le grandi gioie come quella quando torno a casa la sera e mi saltano addosso 12 vivacissimi, rumorosissimi, simpaticissime pesti.

Il momento in cui facciamo a loro il bagno… tra mutande e calzini che svolazzano da tutte le parti… andrebbe filmato! Che tenerezza quando il più grandicello aiuta il più piccolo a fare i compiti, o lo aiuta a lavarsi i denti, la domenica mattina quando pian pianino entrano nella nostra camera e ci saltano tutti sul lettone… insomma, è vero che i problemi vanno moltiplicati per 12, ma anche le gioie sono da moltiplicare!!

Ed ecco a questo punto il Miracolo operato da Dio per intercessione di Giovanni Paolo II.

Lo scorso anno siamo stati tutti in Italia, ci è stato pagato il viaggio aereo da alcuni amici. e cosí, oltre ad aver partecipato alla festa della Vita della Comunitá Cenacolo, siamo andati a Roma sulla tomba di Giovanni Paolo per ringraziarlo. Oltre avergli chiesto sovente protezione, intercessione, forza e sapienza, lo consideriamo il nostro “Papa” perché ci ha accompagnato dall´inizio, é durante il suo papato che mi sono convertito, ho cambiato completamente vita, sono entrato nella Comunitá Cenacolo, ho conosciuto la meravigliosa Sposa con la quale condivido questa incredibile “avventura”… insomma penso che anche noi facciamo parte dei milioni di giovani che siamo stati letteralmente accompagnati per mano dal Santo Padre nel cammino di Fede.

Quando siamo risaliti sul Pullman per far ritorno a casa abbiamo chiesto ai nostri meravigliosi figlioli che cosa avessero chiesto in dono a Giovanni Paolo II, ebbene, dato che sono 12 maschi,TUTTI loro avevano chiesto il dono di una sorellina!!! Premetto che in questi anni avevamo fatto delle visite sia in Italia che in Brasile in seguito ai quattro aborti spontanei avvenuti, abbiamo cosí scoperto che i bambini andati in cielo erano tutti di sesso femminile, in quanto il problema immunitario di Paola faceva sí che soltanto le bambine non riuscivano a svilupparsi nel suo utero. Quindi era stato diagnosticato dai medici che era “impossibile” per Paola portare avanti una gravidanza di una bambina.

Ma per Dio, noi lo sappiamo bene, NULLA è impossibile!

Dio ascolta sempre la Preghiera dei bambini e così, il 2 aprile di quest’ anno (giorno in cui Giovanni Paolo II è andato in cielo) è nata Maria Chiara Luce!! La nostra prima bambina, accompagnata per tutta la gravidanza dall´immagine di Giovanni Paolo attaccata al pancione di Paola e dalle preghiere semplici, ma preziose dei suoi 12 fratellini.

Il Signore continua a benedirci! Ad amarci. Ad aiutarci. Ogni tanto penso che è nato tutto da quel piccolo sì, pronunciato anni fa con paura, con insicurezza… con povertà. Quante cose belle Dio può fare con il nostro semplice, povero, ma importantissimo Sì. Un grande grazie speciale al nostro Papa Giovanni Paolo II!

Maurizio Paola, i 12 apostoli e Maria Chiara Luce