Sono consacrata a Maria e sono felice!

Vorrei testimoniare con queste
mie semplici parole la mia gioia di essere consacrata a Maria!

La celebrazione della
Consacrazione solenne di sabato 16 giugno nella chiesa di s. Martino a Conegliano è
stata un’esperienza di preghiera comunitaria molto forte e, nonostante la sua
lunghezza (circa tre ore), il tempo è volato e non si avvertiva stanchezza o
disagio, nemmeno da parte dei numerosi bambini che pur nella loro
spensieratezza hanno partecipato insieme ai loro genitori fino alla fine.

E’ stato toccante vedere
l’entrata in processione dei 65 nuovi consacrati di tutte le età, alcuni
commossi, altri gioiosi, altri ancora un po’ timorosi per essere al centro
dell’attenzione di tutta l’assemblea (composta da più di 500 persone), tutti
con la fascia azzurra simbolo della loro appartenenza a Maria.

Mentre recitiamo
il santo Rosario penso a tutto il cammino fatto in queste 4 settimane di
preparazione e ringrazio Maria perché senza il Suo aiuto non saremmo qui.
Quanti dubbi, tentazioni a lasciar perdere, ostacoli di varie origini si sono
interposte al mio desiderio di consacrarmi! Ma sempre Maria mi ha messo vicino
la persona giusta che con il suo consiglio o anche una frase indiretta mi ha
dato la forza di continuare. E ora sono qui!

Ascolto l’omelia di P. Marino e
mi commuovo perché capisco che Gesù, desidera donarmi la
Sua Mamma perché pian piano possa diventare
come Lei anzi, possa diventare Lei, per poterlo amare con l’ardore, la
purezza  e la pienezza del Suo Cuore
Immacolato.

Capisco l’importanza del passo
che sto per compiere, perché la consacrazione è un patto d’amore che vale per
sempre, in cui dono a Maria non solo la mia persona ma tutto di me: i miei beni
interiori ed esteriori, persino i meriti delle mie opere buone passate,
presenti e future. Non ho timore di fare questo passo anzi, vorrei dire che da
quando ho conosciuto e parlato con persone che già si sono consacrate, ho visto
il loro sguardo, ho notato il loro modo di reagire ai vari problemi della vita,
ho capito che questa è una grazia specialissima che il Signore vuole darmi, un
dono d’amore e lo desidero con tutto il cuore!

Grande è stata la commozione
quando, insieme ai nuovi consacrati, ho letto il testo della consacrazione a
fianco dei Sacerdoti celebranti! Lo terrò come ricordo di questo giorno, anche
per la bellissima immagine di Maria che vi è rappresentata.

Molte volte mi sono chiesta:
perché questa e non altre consacrazioni? E’ vero, poteva bastarmi conoscere la
sua totalità che arriva quasi all’eccesso quando affido a Maria oltre al valore
delle mie azioni, anche l’intenzione stessa  delle mie preghiere, certa che Lei si prenderà
cura di me e dei miei cari. E’ una spoliazione totale, un annullamento in Lei e
quindi in Gesù (mi risuonano le parole del Vangelo “chi vuol venire dietro a Me,
rinneghi se stesso, prenda le sua croce ogni giorno e Mi segua…”). Ma tutto ciò
non basta, perché manca qualcosa.

Anche
qui mi è venuta in aiuto Maria quando, ripensando alle parole che mi ha detto
un Sacerdote, ho capito il valore e la grandezza di questa consacrazione
rispetto a tutte le altre.

Si può spiegare pensando alle
varie consacrazioni come  all’amicizia
che si ha con qualcuno, Può essere una cosa superficiale in cui basta un saluto
frettoloso, un ricordo vago; c’è l’amicizia che crea un certo legame che però
manca di quella familiarità che porta alla confidenza; c’è l’amicizia intima,
totale in cui ci si apre e si dona tutto, ed è reciproco. Questa è la
consacrazione monfortana! Io dono tutto a Maria e Lei in cambio mi guida, mi
protegge , mi dona tutto il Suo amore di Madre.

Sono certa che in questo momento
insieme al Suo amore ci porta anche tutta la ricchezza delle  grazie che lo Spirito Santo le ha dato in
pienezza e la potenza della Sua intercessione presso Dio.

Mi hanno tanto consolata le
parole di Maria che ho ascoltato dopo la lettura della formula di
consacrazione, ed è stato come se la
Madonna avesse risposto ad ognuno di noi, per ringraziarci
della nostra scelta di essere tutti Suoi, per sempre. Mi ha accolta così come
sono, senza pretendere la perfezione, solo mi esorta ad amare, amare prima la Santissima Trinità
e poi, amare con il Cuore di Gesù tutti i miei fratelli, soprattutto i più
bisognosi. Amare sempre, senza stancarmi, per essere un raggio luminoso del Suo
amore materno e misericordioso.

E’ difficile? E’ impossibile? No,
perché ho nel cuore la certezza che Maria non mi lascerà mai, neppure quando,
scoraggiata dalle mie debolezze, perdo la fiducia e mi allontano dal Suo amore.

Intanto la Celebrazione prosegue
e mi ritrovo alla Comunione dove, se lo desidero, mi viene data la possibilità
di ricevere la Santa
Eucaristia in ginocchio, sotto le due Specie, secondo il
desiderio del Santo Padre, Papa Benedetto XVI. Mentre in fila attendo il mio turno penso a
Colui che sto per ricevere e, riconoscendomi per quello che sono, cioè una
piccola creatura (amata sì di un amore infinito, ma pur sempre un niente
rispetto al Tutto che è Dio), sono ben felice di portare il rispetto a Lui
dovuto nell’inginocchiarmi per riceverlo, e chiedo a Maria di darmi il Suo Cuore
puro e immacolato per prepararmi bene all’unione con Gesù Eucaristia.

All’incontro tutto spirituale con
Gesù nella santa Comunione segue quello visibile dell’esposizione e adorazione
Eucaristica, perché Maria ci porta a Gesù! Sarebbe sbagliato concentrare tutta
la nostra attenzione, la nostra devozione solo a Lei perché, pur essendo
arricchita da Dio di tutte le grazie e i doni, resta sempre una creatura.

E mi ritrovo, Signore,
inginocchiata davanti a Te insieme a tante altre persone che hanno lasciato tutti
i loro impegni del pomeriggio perché Tu sei il più importante.

Siamo qui per
dirti che vogliamo che Tu sia il centro della nostra vita!

Il Sacerdote passa lento con
l’Ostensorio tra i banchi della chiesa e mentre lo seguo con lo sguardo vedo
anche il viso delle persone vicino a me…

Penso siano gli stessi volti che anche
Tu, Signore, vedevi quando passavi tra le folle nelle strade della Palestina e mentre
passavi benedicevi, ascoltavi, sanavi…

Nella solennità di questo momento posso
solo dirti GRAZIE GESU’! Mi hai condotta fin qui, mi hai dato la Tua Mamma come maestra,
e soprattutto mi ami e mi accetti così come sono. Solo mi fai vedere la strada,
ed è la strada maestra, la più sicura: perché la consacrazione a Maria non è la
conclusione, ma è l’inizio di un cammino che porta ad un vero e incrollabile
amore per Te, Signore Gesù!