Conoscersi, accettarsi, superarsi – Itinerario quaresimale

Martedì 6 marzo 2012

Vangelo di Matteo 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchè essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.

[…] E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perchè uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perchè uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”.

Meditazione

I  richiami decisi di Gesù alla gente del suo tempo, ci devono far riflettere in modo parrticolare in questo periodo di Quaresima. Nessuno può progredire nel cammino della vita spirituale senza una profonda conoscenza di se stesso, delle sue qualità e dei  suoi limiti. Chi ha un vero interesse ad avanzare nel cammino della vita cristiana deve compiere dei passi necessari: a) conoscersi b) accettarsi c) superarsi.

Conoscersi. Se non conosciamo noi stessi rischiamo di avanzare come al buio. Abbiamo bisogno di “luce”. Questa luce ci può venire soprattutto dalla preghiera e dai sacramenti. Solo chi si avvicina a Dio scopre ciò che è realmente. 

In secondo luogo occorre accettarsi. Dobbiamo accettare con grande realismo quel che siamo e partire da lì. Non si tratta quindi di mortificarci, considerando tutte le nostre mancanze e miserie, ma saper ringraziare Dio anche per i doni ricevuti, le qualità e le virtù che, per sua grazia, stiamo praticando.

Il terzo passo è superarsi. Avendo cercato di comprendere chi siamo ed essendoci  sforzati di partire dalla nostra realtà, dobbiamo quindi cercare un miglioramento, una crescita nella lotta sincera contro i propri difetti, per meglio sfruttare tutti i talenti e i doni naturali che abbiamo ricevuto. Partiamo da ciò che siamo e impegnamoci con umiltà nella conquista di noi stessi per Dio e per i nostri fratelli.

 Proposito

Mi impegnerò a comprendere

quali virtù e quali difetti dominano in me,

e a intraprendere un sano cammino

di crescita spirituale.

Preghiera a Gesù crocifisso

 Eccomi,
o mio amato e buon Gesù, che alla santissima tua presenza prostrato ti
prego con il fervore più vivo di stampare nel mio cuore sentimenti di
fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di
proponimento di non più offenderti; mentre io con tutto l’amore e con
tutta la compassione vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando
da ciò che disse di te, o mio Gesù, il santo profeta Davide: «Hanno
forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa».