Card. Sarah: “Il mondo e la Chiesa stanno morendo perché mancano adoratori”

di Robert Sarah –  Cardinale, prefetto della Congregazione per il Culto divino

«(…) Fondamentalmente, credo che l’uomo occidentale si rifiuti di essere salvato dalla misericordia di Dio. Rifiuta di ricevere la salvezza, volendo costruirla da sé. I “valori fondamentali” promossi dall’Onu si basano su un rifiuto di Dio che io paragono al giovane ricco del Vangelo.

Dio ha guardato l’Occidente e l’ha amato perché ha fatto cose meravigliose. Lo invitò ad andare oltre, ma l’Occidente tornò indietro. Preferiva il tipo di ricchezza che doveva solo a se stesso.

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Maria è la fonte di tutte le Grazie

Sant’Alfonso Maria dei Liguori utilizza un bell’esempio per farci capire come il demonio cerchi in tutti i modi di allontanarci dalla Madonna.

L’esempio è questo:

Come Oloferne per conquistare la città di Betulia ordinò che si rompessero gli acquedotti (Giuditta 7,6-13), così il demonio cerca con ogni mezzo di far perdere alle anime la devozione verso Maria,

perché, chiuso questo canale di grazie, gli riesce poi facilmente d’impadronirsi di esse.

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L’amore non muore – In ricordo di Demetra

5 giugno 2014

Policlinico Gemelli – Perinatal Hospice La Quercia Millenaria

RIPOSA IN PACE, PICCOLA …

Anche oggi il privilegio di non vivere una giornata banale, una delle tante, una di quelle che la maggior parte delle persone vive senza apprezzarne la qualità, come fosse scontato, come fosse un diritto, come i nostri giorni sulla terra fossero infiniti.

Era una giornata speciale, lo è ancora, anche se il suo cuoricino ha smesso di battere un’ora dopo la nascita.

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La Vergine di Akita chiama i suoi figli alla conversione

Il messaggio che veicola, con l’urgente richiamo alla conversione e alla penitenza, è del tutto simile a quello di Fatima. E insieme ai fatti a cui si accompagna mostra l’intimo legame con diverse altre apparizioni mariane della nostra epoca, già riconosciute dalla Chiesa o ancora no, da Civitavecchia a Medjugorje. Parliamo delle apparizioni di Nostra Signora di Akita,

che è il titolo con cui la Chiesa venera la Vergine a seguito delle visioni avute tra il luglio e l’ottobre del 1973 dalla giapponese Agnese Katsuko Sasagawa, allora quarantaduenne novizia nell’ordine delle Serve dell’Eucaristia.

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