Umiltà

L’Arsenale della Pace era ancora un rudere, ma eravamo in tanti a sporcarci le mani. Ci trovavamo dopo il lavoro, invitavamo gli amici, chiunque potesse aiutarci. 

Un sabato mattina, arrivò anche un anziano distinto. Su due piedi non sapevo cosa fargli fare, ma aveva volontà ed entusiasmo incredibili.

Pensai a dei travetti di legno dai quali si dovevano togliere vecchi chiodi. E così fece per diverse volte. Senza mai dirci chi fosse.

Lo scoprii solo più avanti quando, di fronte a un problema di progettazione dei locali della nuova chiesa, quell’anziano si fece avanti e disse: “Se volete, sono un ingegnere!”.

Scoprii così di avere davanti Giulio Pizzetti, un docente di fama del Politecnico di Torino,che aveva insegnato nelle università di mezzo mondo. Senza saperlo avevo incrociato la vita e il desiderio di restituire di un numero uno.

Giulio Pizzetti dimostrò con l’esempio cos’è l’umiltà: la scelta dell’intelligenza di far posto agli altri, dare non per dovere né per mostrarsi, ma per senso di giustizia. Giulio mi ha insegnato che pulire i gabinetti e parlare alle Nazioni Unite sono la stessa cosa. Contano le motivazioni, il tuo modo di vedere la vita, la volontà di fare tutto con amore. Dare il massimo, senza montarsi la testa, per dire a se stessi e al proprio cuore: “Ho fatto semplicemente il mio dovere. Fatto con piacere”.

Ernesto Olivero