Emergenza Nepal – Come aiutare

Abbiamo ricevuto molte richieste di persone che desiderano aiutare la popolazione del Nepal e desiderano un mezzo sicuro per inviare aiuti. Abbiamo contattato le suore Figlie di Maria Ausiliatrice che conosciamo da molti anni e di cui siamo sicurissimi che tutto quello che mandiamo per le loro missioni arriva sempre.

Riportiamo quello che ci hanno scritto:

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Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice Economato Generale

Panoramica del Nepal


Incastrato tra l’alto muro del Himalaya e le giungle delle pianure indiane, il Nepal è una terra di cime innevate e sherpa, yak e yeti, monasteri e mantra.

Il Nepal è uno dei paesi meno sviluppati al mondo secondo la classifica stilata dalle Nazioni Unite. Per la sua sopravvivenza dipende largamente dagli aiuti degli organismi internazionali; il PIL cresce in misura minore rispetto all’aumento della popolazione, per cui è sempre più alta la percentuale di coloro che vivono al di sotto della soglia di povertà. L’agricoltura e l’allevamento (che contribuiscono al PIL nella misura del 32% e occupano il 76% della popolazione) sono le attività principali. L’agricoltura, che per gran parte ha carattere di sussistenza, è praticata in appezzamenti di dimensioni familiari ed è sempre soggetta ai rischi legati alla periodicità variabile delle piogge monsoniche. Prodotti agricoli principali sono il riso, coltivato prevalentemente nelle valli intermontane, il mais, l’orzo, il grano e, nel Terai, la canna da zucchero, il tabacco e la iuta. Il patrimonio zootecnico comprende bovini, bufali, caprini e quantità minori di ovini e suini.

La  popolazione  nepalese  è  in  costante  e  forte  crescita.  Attualmente  ha  superato  i

27.1.1di persone di cui circa il 10% vive nella sola capitale Kathmandu.

La speranza di vita si aggira attorno ai 60 anni e la media di età è di 20 anni. Il 32.6% della popolazione è tra gli 0 e i 14 anni, il 31,1 % dai 15 ai 29. Il Nepal è un paese molto giovane!

Circa 10 milioni di abitanti sono quindi in età scolare. Su 100 bambini iscritti nelle scuole primarie solo il 24% finisce il ciclo di studi di cinque anni e circa il 10% non è mai andato a scuola anche se è da evidenziare l’assenza di controlli sull’assenteismo. Il tasso di alfabetizzazione è complessivamente basso: 60,3%, ma ultimamente si è ridotta la tradizionale disparità fra uomini (87,6%) e donne (78,4%).

Il Nepal è anche un paese di emigrazione sia per gli alti livelli di povertà che per la disoccupazione. Nel Nord dell’India sono numerosi i nepalesi che svolgono i lavori più faticosi come scavare le miniere di carbone a mani nude o rompere il granito nelle cave.

La situazione del bambini in Nepal

Secondo uno studio dell’UNICEF, in Nepal tra i gruppi di popolazione più a rischio vi sono anche bambini disabili, bambini esposti a violenze e abusi all’interno delle loro famiglie, bambini di strada e bambini costretti a lavorare. Si stima che il 34 percento dei bambini e dei giovani tra i cinque e i 14 anni siano costretti ad esercitare varie forme di lavoro. Questi bambini lavorano come domestici, sono sfruttati sessualmente o lavorano in cave di pietra. Più della metà di tutti i bambini e giovani di età inferiore ai 18 anni sono sposati.

Nel Nepal odierno il diritto dei bambini alla formazione non è sufficientemente protetto. La quota di scolarizzazione, del 60 percento circa, resta ad un livello piuttosto basso e la percentuale di chi interrompe gli studi è elevata: questo fa sì che molti bambini non ricevano alcuna formazione di base.

In Nepal, il tasso di mortalità dei bambini al di sotto dei cinque anni d’età è molto elevato. L’assistenza sanitaria per i bambini, soprattutto per le famiglie povere nelle zone rurali discoste, è molto limitata. Per i bambini di questa fascia d’età, la causa più frequente di morte sono le malattie diarroiche.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice in Nepal

Le Figlie di Maria Ausiliatrice sono arrivate in Nepal nel 1997 su invito dei Gesuiti per collaborare ad aprire anche alle ragazze la loro Scuola “S. Saverio”. Alle Fma, come prima loro sede, fu affidato l’edificio che un tempo era utilizzato come parrocchia di Jawalakhel.

Nel 2001 è stata avviata la presenza di Thecho nei pressi della capitale, a circa 11 km dalla Scuola “S. Saverio” dove, per dare una risposta alle necessità della popolazione locale, due Fma hanno avviato corsi di sartoria per le donne, sostegno scolastico per i bambini, corsi di inglese e attività promozionali.

Dopo 5 anni di lavoro, nel 2007 a Thecho è stata aperta la prima casa delle Fma.  Attualmente la comunità è composta da quattro sorelle grazie alle quali le opere si sono ampliate anche con l’avvio di un ostello per bambine e ragazze dei villaggi più lontani e le visite alle famiglie più bisognose.

L’unica  presenza  delle  Fma  in  questo  paese  è andata man mano consolidandosi e pur essendo solo quattro oggi le suore continuano ancora a collaborare con i Padri Gesuiti nella scuola S.Saverio di Jawalaghel e con l’Istituto Tecnico dei salesiani di Thecho.

La situazione economica e gli anni di instabilità politica hanno accresciuto il numero delle persone che vivono in estrema povertà. Le Fma nonostante le non poche difficoltà continuano a portare avanti le loro opere con determinazione e con un’attenzione particolare all’istruzione delle bambine e delle ragazze meno fortunate.

EMERGENZA TERREMOTO

Durante il terribile sisma che ha colpito il Nepal il 25 aprile, la casa delle Fma inizialmente pareva non aver subito danni gravi, ma solo crepe e alcuni muri crollati in parte sia nella loro casa che nell’internato.  Con  il passare  dei  giorni però  le  suore  si  stanno  rendendo  conto  che  le  crepe sono  molto  più  profonde  e preoccupanti,  chesaranno  necessari  lavori  di  consolidamento  e rafforzamento  della struttura.  Ciò  è  più  che  urgente  in  un  paese  a  rischio  sismico  e soprattutto per  la responsabilità che le Fma hanno nei confronti delle giovani che accolgono nella loro casa. Intanto forti scosse continuano a far tremare il paese e le suore insieme a tutte le bambine e le ragazze dell’ostello vivono e dormono all’aperto, sotto tende di fortuna che difendono poco dal freddo intenso della notte e dalla pioggia.

La preoccupazione più grande è portare aiuto e conforto alla popolazione, soprattutto a chi ha perso tutto. Le Fma hanno già iniziato a collaborare con la Caritas per la distribuzione degli aiuti

Le prime stime dell’Unicef parlano di quasi un milione di bambini in situazione di emergenza umanitaria.

C’è bisogno di tutto: cibo, acqua potabile, medicinali, kit igienici, abbigliamento e coperte, tende e teli per i primi rifugi temporanei.

Siamo in contatto constante con la casa provinciale di Calcutta per coordinare gli aiuti.

In prima battuta ci stiamo organizzando per inviare i kit per la prima emergenza, ma si dovrà provvedere quanto prima ai lavori di rafforzamento della struttura perché la comunità con le loro giovani ospiti possano rientrare in casa.

Cosa possiamo fare

Inizialmente vorremmo provvedere a:

–  Sostegno alle suore e alle bambine dell’Ostello (circa 100) per 3 mesi

    (alimenti, acqua, sanitari, lampade a petrolio)                  € 31.500,00

 Lavori urgenti di consolidamento della casa

    (stima provvisoria)                                                            € 50.000,00

 Sostegno per 300 famiglie per un mese                             € 623,00 

    composto dai seguenti kit:

KIT ALIMENTARE FAMIGLIA (5 persone)                      € 450,00

     ° alimenti essicati

     ° riso

     ° acqua

     ° zucchero

     ° latte

     ° dhal (legumi)

     ° farina di atta

     ° farina di mioda

     ° patate

     ° sale

KIT ABBIGLIAMENTO (5 persone)                € 50,00

     ° cappello di lana

     ° guanti

     ° pile

     ° pantaloni

     ° giacca a vento

     ° biancheria per bambini (2 cambi)

     ° biancheria per aduli (2 cambi)

     ° sari per donna

KIT PER ACQUA POTABILE (5 persone)             € 15,00

     ° taniche da 5 litri 

     ° pastiglie per disinfettare l’acqua

KIT SANITARIO (5 persone)             €  18,00

     ° sapone

     ° shampoo

     ° spazzolino e dentifricio

     ° asciugamani

KIT RIFUGI DI EMERGENZA (5 persone)           €  90,00

     ° tenda per 5 persone

     ° telo cerato + canne di bamboo

     ° coperte

     ° pentolame/stoviglie

     ° pile o lampade a petrolio

Le donazioni possono essere effettuate presso:

Conto Corrente presso bancaUNICREDIT  S.P.A.

Agenzia  Roma Prati 2

Piazza Cavour, 19  –  00193  ROMA   RM

IBAN        IT 39 A 02008 03298 000010741637

Intestato aISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE  DELLE SALESIANE DI DON BOSCO

Via dell’Ateneo Salesiano n. 81

00139     ROMA

Preghiamo di esplicitare in forma sintetica e chiara:

-Nome e Cognome, indirizzo di chi emette il bonifico

-Indicare nella causa “Terremoto Nepal” e se lo si desidera specificando se è per il sostegno dell’opera di accoglienza, per la ristrutturazione della casa, per il sostegno alle famiglie o per i singoli Kit.

Grazie!

Mentre scriviamo abbiamo saputo che le suore sono riuscite a raggiungere, con non poca fatica, i diversi villaggi interni nei distretti di Kavre e Ramechap, Manthali Bajar.



Si tratta di zone non ancora raggiunte dagli aiuti dove la popolazione è ormai priva di cibo. Sono famiglie molto povere che nel sisma hanno perso il poco che avevano.

Nel villaggio ad alta quota di Chisapani, a circa 80 km da Kathmandu, sono stati distribuiti aiuti per 450 famiglie le cui case sono completamente danneggiate. Le ragazze ospiti delle nostre suore stanno cercando di prendere contatto con le loro famiglie per avere notizie, per avere informazioni su quanto necessitano, ma anche nelle speranza di poter raggiungere e riabbracciare quanto prima i propri cari. Nei prossimi giorni proseguiranno i viaggi e le distribuzioni.



Continuiamo a sostenere le opere di carità di queste suore coraggiose perché si possano raggiungere più persone possibili e soprattutto perché non si sentano sole in questo momento di sofferenza.