“Benedetta vergogna” se ci pone in umiltà davanti a Dio

“Vergogna” è la parola chiave dell’omelia di Papa Francesco di lunedì mattina nella Messa in Santa Marta. Una parola dalla connotazione comunemente negativa, ma che, secondo il Papa, nell’ottica dell’umiltà cristiana, diventa una virtù.

Il Santo Padre ancora una volta si è soffermato sul Sacramento della Riconciliazione, sfatando il mito del confessionale quale luogo di terrore in cui ricevere la condanna divina, ma anche di “tintoria” dove rimuovere semplicemente la macchia del peccato dal vestito della nostra anima.

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Sentite bene, giovani: andare controcorrente

Riportiamo di seguito l’omelia tenuta questa mattina da papa Francesco nella Santa Messa per i Cresimandi e i Cresimati di tutto il mondo, giunti pellegrini a Roma in occasione dell’Anno della Fede. Durante la Messa, celebrata sul sagrato della Basilica Vaticana, il Pontefice ha amministrato il Sacramento della Confermazione a 44 giovani.

Cari fratelli e sorelle! Carissimi cresimandi! Benvenuti!

Vorrei proporvi tre semplici e brevi pensieri su cui riflettere.

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La Chiesa non è una ONG, ma una storia d’amore

Nelle Messe mattutine nella Domus Sanctae Marthae, Papa Francesco dà il meglio di sé. Oltre alle celebri “frasi ad effetto” e le caratteristiche metafore tanto amate e citate dai giornalisti, il Pontefice dona ogni giorno, in pillole, una precisa visione di ciò che la Chiesa di cui è capo dovrebbe essere e fare.

Il messaggio dell’omelia di questa mattina era più chiaro che mai: “La Chiesa non è un’ong”, ma è “una storia di amore”.

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Cristo viene a portarci la misericordia di Dio che salva

“Cari fratelli e sorelle, buongiorno!”. Ogni omelia, catechesi e discorso di Papa Francesco si apre con questo semplice e cortese saluto pronunciato in quell’accento latino-americano dalla inflessione italiana che tanto piace ai fedeli. Fedeli che, tra l’altro, continuano ad aumentare ogni mercoledì e ogni domenica. Mercoledì 24 aprile la Santa Sede ha parlato di centomila persone presenti all’Udienza generale in Piazza San Pietro.

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Siria allo stremo. Mandateci aiuti!

L’appello di Fra Pierbattista Pizzaballa, OFM, Custode di Terra Santa

Dopo il cambiamento avvenuto in Egitto, la situazione in cui si trova la Siria indica in maniera inequivocabile come stia trasformandosi il panorama in Medio Oriente. Fino a un anno fa sarebbe stato impensabile prevedere simili scenari.

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Dispensate a tutti quella Parola di Dio, che voi stessi avete ricevuto con gioia

Riportiamo di seguito l’omelia tenuta domenica 21 aprile da Papa Francesco nella Liturgia durante la quale ha conferito l’Ordinazione Presbiterale a 10 diaconi provenienti dai seminari diocesani romani.       

Fratelli e sorelle carissimi,

questi nostri fratelli e figli sono stati chiamati all’ordine del presbiterato. Riflettiamo attentamente a quale ministero saranno elevati nella Chiesa.

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La giovinezza bisogna metterla in gioco per i grandi ideali

Riportiamo di seguito le parole rivolte domenica 21 aprile durante la tradizionale recita del Regina Cæli da papa Francesco ai fedeli e ai pellegrini convenuti in piazza San Pietro.

Cari fratelli e sorelle, Buongiorno!

La Quarta Domenica del Tempo di Pasqua è caratterizzata dal Vangelo del Buon Pastore che si legge ogni anno. Il brano di oggi riporta queste parole di Gesù: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.

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La preghiera delle cinque dita di Papa Francesco

Vent’anni fa circa, Papa Francesco, Vescovo di Buenos Aires, scrisse una preghiera che diventò molto popolare  in Argentina. Si tratta di una preghiera molto semplice che rispecchia, di fatto, il carattere e lo “stile” del Santo Padre.

Una preghiera per ogni dito della mano

1. Il pollice è il dito a te più vicino. Comincia quindi col pregare per coloro che ti sono più vicini.

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Alessà… te ricordi…

Un medico racconta come una persona, anche dopo una vita di droga e sofferenze, se accolta e accettata può morire nella pace e con dignità

Alessandro aveva 56 anni, arrivò in Ospedale in una condizione molto dolorosa: un linfoma di alto grado con localizzazioni cerebrali e polmonari. Lo incontrai arrivando una sera per il turno di notte.

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Senza l’evangelizzazione, la Chiesa da madre feconda diventa una babysitter sopita

Papa Francesco, nella Messa in Santa Marta, incoraggia i cristiani ad annunciare Cristo senza sicurezze e nella persecuzione, certi della potenza del Battesimo ricevuto

Ormai è chiaro: Papa Francesco non usa mezzi termini. Le omelie del Pontefice nelle Messe mattutine in Santa Marta si distinguono per le espressioni colorite che richiamano il normale gergo quotidiano e che, per questo, risultano efficaci.

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