O Signore Gesù

NOVENA DI NATALE

9° giorno

Venite, adoriamo il Re nostro Signore che sta per venire! 

Lettura

 Is 60,13-22

La gloria del Libano verrà a te, cipressi, olmi e abeti insieme, per
abbellire il luogo del mio santuario, per glorificare il luogo dove
poggio i miei piedi. Verranno a te in atteggiamento umile i figli
dei tuoi oppressori; ti si getteranno proni alle piante dei piedi
quanti ti disprezzavano. Ti chiameranno “Città del Signore”, “Sion del
Santo di Israele”.

Dopo essere stata derelitta, odiata, senza che
alcuno passasse da te, io farò di te l’orgoglio dei secoli, la gioia di
tutte le generazioni.Tu succhierai il latte dei popoli,
succhierai le ricchezze dei re. Saprai che io sono il Signore tuo
salvatore e tuo redentore, io il Forte di Giacobbe.

Farò venire oro
anziché bronzo, farò venire argento anziché ferro, bronzo anziché legno,
ferro anziché pietre. Costituirò tuo sovrano la pace, tuo governatore
la giustizia.

Non si sentirà più parlare di prepotenza nel tuo paese,
di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini. Tu chiamerai
salvezza le tue mura e gloria le tue porte.

Il sole non sarà più la
tua luce di giorno, né ti illuminerà più il chiarore della luna. Ma il
Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore.

Il
tuo sole non tramonterà più né la tua luna si dileguerà, perché il
Signore sarà per te luce eterna; saranno finiti i giorni del tuo lutto.

Il
tuo popolo sarà tutto di giusti, per sempre avranno in possesso la
terra, germogli delle piantagioni del Signore, lavoro delle sue mani per
mostrare la sua gloria.

Il più piccolo diventerà un migliaio, il più
insignificante un’immensa nazione; io sono il Signore: a suo tempo,
farò ciò speditamente.

Meditazione

Il brano che meditiamo oggi è preceduto da un oracolo di salvezza in cui tutti i popoli sono in cammino verso Gerusalemme sulla scia di Isaia 2,1-5. Il profeta vede una carovana che avanza verso la Città Santa in due gruppi: uno formato dagli israeliti che ritornano dall’esilio, l’altro formato dalle nazioni straniere attratte dalla luce e dalla gloria di Dio che illumina il colle di Sion. E’ finito il tempo del lamento ed è iniziato quello della gioia e della speranza. Nella città ricostruita il Signore stabilisce il governo della giustizia e della pace. La storia cambia il suo corso. I nomi nuovi indicano la nuova realtà escatologica. I dirigenti della città saranno la “Pace” e la “Giustizia”, che assicurano il benessere materiale e spirituale. Le nuove mura portano il nome di “Salvezza” perchè garantiscono la sicurezza della città; le porte sono dette “Gloria” perchè per esse passeranno i pagani glorificando Yahveh. Il popolo della nuova città sarà interamente santo, condurrà una vita sicura e tranquilla. Nell’era escatologica tutti gli israeliti saranno liberi e possessori della terra di Dio. Il popolo sarà la vigna ideale piantata da Yahveh, feconda di frutti. La popolazione si accrescerà di numero e ogni promessa di Yahveh si realizzerà con un’azione vigorosa, immediata e decisiva. 

Affrettati, non tardare, Signore Gesù, la tua venuta conforti e rinnovi ogni speranza. Confidiamo in Te amore misericordioso. Crediamo che Tu, Signore, sei il Dio-con-noi. Sei amica presenza che mai ci abbandona. Sei colui che, discreto, ci segue nelle nostre strade; sei l’amico fedele e forte che ci ispira ciò che dobbiamo fare, ci aiuta a rialzarci quando facciamo del male e ci dono la gioia di sentirci al sicuro. Amen.

O Signore Gesù, che hai vinto le tenebre del mondo

con la luce della tua venuta,

guarda a noi con volto sereno:

vieni e potremo cantare la gloria del tuo Natale.