Vangelo di Giovanni 12,1-11
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betania, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo.
Meditazione
Viviamo i giorni che precedono immediatamente la Passione del Signore. Il Vangelo di Giovanni ci fa vivere con Cristo momenti di intimità e di tenerezza. Maria si prostra ai piedi di Gesù. Ora non ascolta soltanto, ma sente di dover esprimere con un gesto concreto la sua immensa gratitudine: Gesù è il suo Signore, il suo Re e perciò deve ungerlo con un unguento prezioso e profumato. La prostrazione ai suoi piedi è il gesto dell'umile sudditanza, di una fede viva nella risurrezione. Maria esprime, così, la gratitudine di tutti i credenti, il grazie di tutti i salvati da Cristo, la lode di tutti i risorti, l'amore di tutti gli innamorati di Lui, la risposta migliore a tutti i segni con i quali egli ha manifestato a tutti noi la bontà di Dio.
Proposito
Proverò ad immaginarmi
dentro la casa di Betania,
tra i protagonisti della scena,
per riflettere sul mio atteggiamento
di sudditanza e di fede
viva nel Risorto.
Preghiera a Gesù crocifisso
Eccomi,
o mio amato e buon Gesù, che alla santissima tua presenza prostrato ti
prego con il fervore più vivo di stampare nel mio cuore sentimenti di
fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di
proponimento di non più offenderti; mentre io con tutto l'amore e con
tutta la compassione vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando
da ciò che disse di te, o mio Gesù, il santo profeta Davide: «Hanno
forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa».
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