Don Bosco – Il sogno delle due colonne

Tra i sogni di Don Bosco, uno dei più noti è quello conosciuto con il titolo di «Sogno delle due colonne». Lo raccontò la sera del 30 maggio 1862.

«Figuratevi — disse — di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale.

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San Giovanni Bosco

Giovannino Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una piccola frazione di Castelnuovo D’Asti, in Piemonte, chiamata popolarmente “i Becchi”.

Ancora bimbo, la morte del babbo gli fece sperimentare il dolore di tanti poveri orfanelli dei quali si farà padre amoroso.

Trovò però nella mamma Margherita, un esempio di vita cristiana che incise profondamente nel suo animo.

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Don Bosco – Il sogno dell’elefante

Il 6 gennaio 1863 Don Bosco raccontava ai suoi giovani uno di quei sogni che facevano epoca per l’efficacia con la quale scuotevano i cuori e li portavano a Maria.

Sognò di trovarsi nella sua cameretta in amichevole conversazione col prof. Vallauri, senatore del Regno, quando sentì bussare alla porta. Corse a vedere. Era Mamma Margherita, morta da sei anni, che affannata lo chiamava:

— Vieni a vedere! Vieni a vedere!

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«Qui è accaduto un miracolo»

«Mi ha detto di essere incinta , ma di quante settimane?»

«Dodici settimane e tre giorni, mi è stato comunicato in occasione dell’ecografia», mi risponde Elisa confusa. «E, come mai siamo arrivati così all’ultimo?», chiedo.

Da alcuni minuti sto ascoltando Elisa e la sua storia; è una delle rare volte che la segreteria per l’attuazione della legge 194 dà l’indicazione di venire al Centro di Aiuto alla Vita.

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Lo stupore di fronte alla vita

È martedì e sono nella stanza dei colloqui al Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli.

Da poco ho finito l’incontro settimanale di équipe e sto facendo il punto delle situazioni presentate dagli operatori.

Bussano alla porta: “Avanti!”

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L’adorazione per incrementare confessioni ed Eucaristia

Mentre ad Ancona è in corso di svolgimento il Congresso Eucaristico Nazionale [articolo scritto in settembre], intervistato da ZENIT don Alberto Pacini, Rettore della Chiesa di Sant’Anastasia al Palatino di Roma, propone l’adorazione eucaristica come pratica per incrementare confessioni ed Eucarestia.

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Adorazione eucaristica ed evangelizzazione

di don Narciso Danieli*

ROMA, martedì, 13 settembre 2011 (ZENIT.org).- Venivo da un’esperienza di grossa parrocchia del centro, ricca di iniziative, di impegno e sempre di corsa! 

Prima ancora c’era stato un impegno diocesano: convegni, campi-scuola, case alpine da organizzare, tempi sempre corti e acqua alla gola su ogni attività! Ma è questo il mio essere prete?! 

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Indicazioni per l’Anno della Fede

La Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 8 gennaio 2012 (ZENIT.org) – Riportiamo di seguito la Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede con le indicazioni per l’Anno della Fede.

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Il coraggio di un prete per il Vangelo

La rievangelizzazione parte dalla preghiera: una riflessione di padre Gheddo

ROMA, sabato, 7 gennaio 2012 (ZENIT.org) – A tutti gli amici lettori auguro Buon Anno nel Signore Gesù. E incomincio con una “buona notizia”. Nei giorni del Natale sono stato a Torino dal fratello Mario e parlando con i familiari dicevo che nel 2012 si svolgerà a Roma, in ottobre, il Sinodo generale sulla “Nuova Evangelizzazione” dei popoli cristiani, quindi anche della nostra Italia.

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L’imitazione di Cristo. Storia di Jenni

Jenni è una ragazza americana morta di tumore a 17 anni. Jennifer Michelle Lake poteva curarsi ma non l’ha fatto perché aveva paura di provocare, anche se involontariamente, la morte del figlio che portava in sé. 

Niente radioterapia, niente chemio, per proteggere il piccolo Chad. 

Che infatti è nato sano come un pesce, ed è rimasto con la sua giovane mamma per 12 giorni. Poi Jenny è morta.

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