L’amore non muore – In ricordo di Demetra

5 giugno 2014

Policlinico Gemelli – Perinatal Hospice La Quercia Millenaria

RIPOSA IN PACE, PICCOLA …

Anche oggi il privilegio di non vivere una giornata banale, una delle tante, una di quelle che la maggior parte delle persone vive senza apprezzarne la qualità, come fosse scontato, come fosse un diritto, come i nostri giorni sulla terra fossero infiniti.

Era una giornata speciale, lo è ancora, anche se il suo cuoricino ha smesso di battere un’ora dopo la nascita.

Lei, così piccolina, 800 grammi di amore, di fattezze perfette… una bambolina che la sua mamma ha vestito di color pistacchio, una puffolina ambrata talmente piccola da sembrare finta.

Ci tenevo, ad arrivare in tempo, non si poteva non esser con loro in questo giorno. Carlo è andato subito, io ho dovuto aspettare i tempi tecnici dell’entrata di tre figli in tre scuole diverse, ma l’ultimo l’ho mollato prima, alla bidella e sono corsa, temendo già il traffico denso di via Trionfale. Ad un certo punto Carlo mi scrive “stanno facendo la peridurale”, ed io ero ancora ad Ottavia, ho pensato “non ce la farò mai”, una preghiera, e a un certo punto il traffico si apre, si comincia a camminare, “ma dove vanno??” ho pensato? Mi sembrava di vedere tutti i bimbi della Quercia Celeste volarmi davanti e fare strada, un brivido lungo la schiena ma si camminava, non potevo crederci! Parcheggio al Gemelli, e mando un messaggio trafelato a Carlo “P5, ci sono!” e lui “stanno per tagliare”.

Sono arrivata che era appena uscita e subito battezzata… la mamma sul lettino operatorio, un sorriso sereno, la commozione delle ostetriche, gli occhi complici del professore, con la mascherina a dirmi “ben arrivata, ora siamo tutti”. Gli scatti della macchina fotografica di Carlo, discreto, invisibile e poi arriva lei, la piccola. Tra le braccia della mamma e del papà, sorridenti, estatici. E’ soprannaturale, l’atmosfera, la pace che si respira, neppure nelle sale operatorie dei parti normali, quelli dove il bambino te lo porti a casa, ma cos’è? Che succede?

Il personale di sala, oramai un pò abituato alla nostra presenza, a questo movimento discreto di camici di colore diverso, attorno a questi genitori. Sorpresi, ma neppure più di tanto, commossi sicuramente… alcuni increduli. Il Sacerdote, partecipe, vicino, lui che li aveva anche sposàti, commosso più di tutti. E poi ancora tempo, con la mamma e il papà. E dopo un momento tutto per loro, un luogo per loro, per i nonni, per gli zii, prima timorosi, poi incoraggiati da noi e soprattutto dal sorriso dei genitori… anche loro ad accarezzare quella perfezione, la Santità di una creatura arrivata con un pacco dono, con un messaggio, accolta con amore, restituita con amore. Salutata con amore… un’ultimo bacio, e il tuo viaggio terreno, piccola è finito…

Grazie per il tuo luminoso passaggio. Ora non comprendiamo, forse non ce la faremo prima di tornare al Padre. Ma sappiamo che sei passata per uno scopo, e che la nostra vita, quella di tutti qui oggi, non sarà più la stessa. Ciao, Demetra… parla di noi al Padre, digli che siamo quello che siamo e facciamo quello che possiamo. Ma digli che ti abbiamo amata.

Sabrina Pietrangeli

Tratto da La Quercia Millenaria – Perinatal Hospice