Consacrazione all’Immacolata di San Massimiliano Kolbe

Carissimi Figli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che il Paradiso si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa.

Coraggio, dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore.

Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere che il paradiso non esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un’ombra.

Carissimi Figli, come desidererei dirvi, ripetervi quanto è buona l’Immacolata, per poter allontanare per sempre dai vostri piccoli cuori la tristezza, l’abbattimento interiore o lo scoraggiamento. La sola invocazione “Maria”, magari con l’anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama! E quanto più l’anima è infelice, sprofondata nelle colpe, tanto più questo Rifugio di noi poveri peccatori la circonda di sollecita protezione.

Ma non affliggetevi mai se non sentite tale amore. Se volete amare, questo è già un segno sicuro che state amando; ma si tratta solo di un amore che procede dalla volontà.

Anche il sentimento esteriore è frutto della grazia, ma non sempre esso segue immediatamente la volontà. Vi potrà capitare, miei Cari, un pensiero, quasi una mesta nostalgia, una supplica, un lamento…: “Chissà se l’Immacolata mi ama ancora?”.

Figli amatissimi!

Lo dico a tutti insieme e a ciascuno in particolare nel Suo nome, notate bene, nel Suo nome: Ella ama ciascuno di voi, vi ama assai e in ogni momento senza alcuna eccezione.

Questo, carissimi Figli, ve lo ripeto nel Suo Nome.

(Lettera di S. Massimiliano Kolbe ai confratelli in Giappone il 13 aprile 1933)


O Immacolata, Regina del cielo e della terra,

Rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima,

cui Dio volle affidare l’intera economia della misericordia,

io, indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi,

supplicandoTi umilmente di volermi accettare tutto e completamente

come cosa e proprietà Tua,

e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima

e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità.

Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva, per compiere

ciò che è stato detto di Te: “Ella ti schiaccerà il capo” (Gn 3,15),

come pure: “Tu sola hai distrutto tutte le eresie sul mondo intero” (Lit.),

affinché nelle Tue mani immacolate e misericordiosissime

io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare

il più fortemente possibile la Tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti

e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto regno del SS. Cuore di Gesù.

Dove Tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e santificazione,

poichè ogni grazia scorre, attraverso le Tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.

Amen