La sperimentazione sugli embrioni è pura malvagità

Gli scienziati britannici stanno svolgendo una sperimentazione sugli embrioni umani, per modificare il DNA prima di ucciderli e buttarli via.

Un team del Francis Crick Institute, sta utilizzando embrioni umani viventi “in eccesso” per i propri esperimenti, i quali erano stati congelati per la fecondazione in-vitro (IVF).

Poi, “modificano” il DNA umano estraendo un gene vitale dagli embrioni “sani, normali”.

La BBC dichiara:

“I passi avanti nella manipolazione del DNA, hanno consentito al team di Crick di disattivare un gene che si sospetta essere di vitale importanza. Il metodo più semplice di comprendere come funziona qualcosa è rimuoverlo e vedere cosa succede. Così i ricercatori hanno usato lo strumento di editing genetico, Crispr/Cas9, per passare al setaccio le miliardi di lettere di codice genetico, trovare il loro scopo genetico e rompere il DNA per disattivarlo in modo efficace.



Loro stavano prendendo di mira un gene. E’ improbabile che voi ne abbiate sentito parlare, ma OCT4 è una superstar nello sviluppo dell’embrione al primo stadio. Il suo ruolo completo non lo si conosce ma agisce come un generale dell’esercito, emanando comandi per mantenere lo sviluppo secondo i piani. I ricercatori hanno usato 41 embrioni che erano stati donati da coppie che non ne necessitavano più per la fecondazione in vitro (IVF). Dopo aver eseguito la modifica genetica, il team osserva se gli embrioni si sono sviluppati senza OCT4…ma senza OCT4, i blastocisti non possono formarsi. Ci provano, ma auto implodono. Dalla prospettiva dell’embrione, è un disastro, ma per gli scienziati ha consentito un’inedita visione”.

I pro-vita si oppongono alla devastante sperimentazione sugli embrioni, in quanto è una vita umana che viene distrutta alla sua primissima origine.

Il governatore Sam Brownback, nominato dal Presidente Trump come Ambasciatore Straordinario per la Libertà Religiosa Internazionale, ha affermato: “al cuore di questo dibattito, c’è la nostra visione dell’embrione umano. La domanda centrale, in questo dibattito, è semplice: ‘l’embrione umano è una persona o una proprietà? Se le persone non ancora nate (feti) sono esseri viventi, allora hanno una dignità e un valore, e meritano di esser protetti dalla Legge dall’essere danneggiati e distrutti. Se, invece, le persone non ancora nate (feti), sono delle proprietà, allora possono essere distrutti con il consenso del proprio proprietario”.

I Cristiani hanno sempre affermato che l’uomo e la donna sono creati a immagine di Dio fin dal

primissimo momento della loro esistenza.

Poiché l’embrione è un essere umano vivente e non semplicemente un gruppo di cellule, la sperimentazione implica la volontà di acquisire la vita umana e può solo essere giudicata come moralmente ed eticamente sbagliata, in ogni circostanza.

Questa non è solo una questione di leggi, ma una questione di rispetto delle ‘persone’.

Non importa in quale dimensione o in quale fase dello sviluppo si trovi la persona, in nessun momento (zigoto, prenatale, infante, lattante, bambino, adolescente, adulto, anziano) è una persona di meno valore o meno di una persona rispetto ad un altro essere umano.

Come il dott. Seuss afferma: “una persona è una persona, non importa quanto sia piccola”.

Il proprio grado di sviluppo biologico è irrilevante per il fatto che un nuovo essere giunge all’esistenza quando lo sperma incontra l’ovulo, una persona che deve essere valutata e rispettata come un membro della famiglia umana, la quale è portatrice dell’immagine di Dio.

La manipolazione embrionale del DNA eseguita dagli scienziati britannici mira e uccide deliberatamente esseri umani.

La sperimentazione sugli embrioni e poi la loro uccisione, anche con buone intenzioni di utilizzare le conoscenze acquisite per aiutare gli altri, è semplicemente sbagliata.

Non importa il bene che ne proviene, rimane sempre malvagio in quanto uccide esplicitamente qualcuno.

Il mondo era sconvolto quando ha appreso degli orrori degli esperimenti Nazisti sui morti nei campi di concentramento.

Con il medesimo fervore, chiunque sta dalla parte dei diritti umani e della giustizia, dovrebbe essere ugualmente sconvolto dalla distruttiva sperimentazione sugli embrioni.

Gli embrioni umani sono persone.

La sperimentazione su di loro è moralmente equivalente alla sperimentazione su qualsiasi altro umano, come te e me.

Il pioniere pro-vita, dott. J. Willke, afferma: “non si può stare da entrambe le parti. Non puoi professare di essere pro-vita e supportare la sperimentazione su questi minuscoli bambini, la quale ne provocherà la morte”.

In altre parole, il fine non giustifica i mezzi.

“Il buonsenso ci dice che nessuno ha il diritto di uccidere un altro essere umano, non importa quanto bene dicano che ne verrà da quel atto. Molta gente, istintivamente, rifiuta il concetto secondo cui i medici sono qualificati per decidere chi deve vivere e chi morire ‘per il bene maggiore’. Ecco perché i dottori hanno per secoli prestato giuramento, dichiarando che il loro primo dovere è non danneggiare, figurarsi uccidere, nessuno nel loro curare”, ha affermato il sostenitore della Famiglia, Gary Bauer.

La manipolazione e la distruzione della vita umana, in qualsiasi stadio essa si trovi, non ha alcuna umiltà, né rispetto, né posto per Dio.

Dalla prospettiva dei diritti umani e della giustizia, la questione è chiara: la vita dei bambini non ancora nati, deve essere difesa fin dalle primissime, piccolissime, fragilissime fasi di sviluppo.

L’uccisione di un innocente vita umana per la sperimentazione o per qualsiasi altra ragione, deve essere contrastata.

Questo articolo ha solo scopo informativo ed è pro-vita.

Tratto dal sito Annalisacolzi.it