La potenza dell’Eucaristia

Ricordo la storia di un giovane prete. Mi telefonò, pieno di ansia e di paura: aveva appena saputo di avere un cancro alle corde vocali, che dovevano asportagli tra due settimane. Voleva confidarmi la sua disperazione. Era stato ordinato sei anni prima.

Mentre pregavo con lui, sentii che il Signore desiderava che gli parlassi dell’Eucaristia.

“Padre” dissi, “io posso pregare con lei adesso al telefono, e lo farò, ma questa mattina lei non ha incontrato forse Gesù? Non lo incontra ogni giorno?”. Non sapevo che quel prete non celebrava la Messa quotidianamente.

“Padre”, continuai, “proprio ogni giorno, quando dice la Messa, quando prende l’ostia santa e la mangia, lei s’incontra con Gesù. Alla donna del Vangelo bastò toccare l’orlo del mantello di Gesù, ma lei tocca Gesù stesso e lo riceve nel suo corpo. Si ciba di Lui. Si rende conto che Gesù stesso passa proprio attraverso la sua gola? Non c’è nessuno meglio di Gesù a cui rivolgersi. Chieda lei stesso a Gesù di guarirla”.

Lo sentii piangere al telefono. Continuava a ripetere: “Oh sorella grazie! Grazie!” tre settimane dopo entrò in ospedale per l’intervento. Inseguito mi telefonò per dirmi che non era stato operato. I medici avevano constatato che il cancro era scomparso e che le corde vocali erano nuove di zecca. Non ho mai saputo il suo nome, ma circa una anno dopo, mi parlò di lui un suo amico. Prima della malattia quel giovane prete aveva smesso di celebrare quotidianamente e celebrava la Messa solo la domenica; aveva un idea assolutamente superficiale della Messa. Dio si era servito dell’esperienza del cancro per trasformare la sua vita.

Quel sacerdote guarì completamente, e non solo alle corde vocali. L’Eucaristia diventò il centro della sua esistenza, un momento di incontro con Gesù vivente come la donna del pozzo, nel capitolo quarto di Giovanni. Incominciò a incontrarsi con Gesù al più grande dei pozzi, dove chi beve non ha più sete. Sì, i miracoli accadono davvero.

(Sr. Brige McKenna, I miracoli accadono davvero, 91-92)