Novena alle anime del purgatorio nel Divin Volere

Gesù a Luisa Piccarreta:

“Figlia mia,  quanto più le anime passate all’altra riva sono state sottoposte alla mia Volontà, quanti più atti hanno fatto in Essa, tante più vie si son formate per ricevere i suffragi dalla terra.  Sicché quanto più hanno fatto la mia Volontà formandosi le vie di comunicazione dei beni, che ci sono nella Chiesa e che Mi appartengono, non c’è via da loro fatta che non gli porti chi un sollievo, chi una prece, chi una diminuzione di pene:

 i suffragi camminano in queste vie regie del mio Volere, per portare a ciascuna il merito, il frutto ed il capitale che s’è formato nella mia Volontà, perciò senza la mia Volontà non ci sono vie e mezzi per ricevere i suffragi.  Sebbene i suffragi e tutto ciò che fa la Chiesa scendono sempre nel Purgatorio;  ma vanno a coloro che si son formate le vie, …  Per chi ha fatto sempre la mia Volontà non esistono vie per il Purgatorio, la sua via è diritta per il Cielo.  E chi non in tutto e per sempre, ma in gran parte ha riconosciuto il mio Volere e vi si è sottoposto, si è formato tante vie e riceve tanto che subito il Purgatorio lo spedisce al Cielo. Ora, come le anime purganti per ricevere i suffragi dovevano formarsi le vie, così i viventi per mandare i suffragi devono fare la mia Volontà per formarsi le vie, per fare salire i suffragi nel Purgatorio;  se fanno i suffragi e dalla mia Volontà son lontani, i loro suffragi, mancando la comunicazione della mia Volontà che, sola, unisce e vincola tutti, non troveranno la via per salire, i piedi per camminare, la forza per dare il sollievo:  saranno suffragi senza vita, perché manca la vera Vita del mio Volere che, solo, tiene virtù di dar vita a tutti i beni. Quanto più di mia Volontà l’anima possiede, tanto più valore contengono le sue preghiere, le sue opere, le sue pene;  sicché più sollievo può portare a quelle anime benedette.   Io misuro e do il valore a tutto ciò che può fare l’anima, per quanto di mia Volontà possiede…” (Gesù a Luisa Piccarreta:  3.11.1926  – Vol. 20) 

NOVENA ALLE ANIME DEL PURGATORIO NEL DIVIN VOLERE

Recitare le preghiere per nove giorni consecutivi

Padre Santo, m’immergo nel tuo Voler Divino, prendo e faccio mio tutto il suo Potere, l’immensità del suo Amore;  faccio mio il valore immenso delle pene del tuo Figlio Gesù, tutta la sua Passione, ogni sua piaga, ogni sua spina, ogni goccia del suo Sangue e faccio mia tutta la sua Umanità SS., ogni suo atto, tutti i suoi meriti, la sua Santità e la sua Divinità;  prendo tutte le Qualità Divine, tutti i beni che sono nella Volontà Divina;  prendo tutti gli atti di Maria SS., tutta la sua santità, i suoi meriti e le sue pene e, facendo tutto mio questo capitale infinito, lo verso tutto sulle anime del Purgatorio, ( particolarmente sull’anima di …………… ),  perché, immerse in questi bagni di un potere ed un’immensità divina, vengano di molto abbreviate le loro pene e possano essere al più presto ammesse alla tua Presenza a lodarti nella Patria Celeste. (Cfr. Vol. 12 – 14.3.1919)

Signore, nella tua Divina Volontà, per il suffragio delle anime purganti, io Ti offro il Sangue Divino, che venne sparso per esse, il Sacrificio della Vittima per eccellenza, la mediazione potente di Maria e dei Santi, le umili suppliche della tua Chiesa, le preghiere e le opere meritorie dei suoi figli.  Appoggiato a questo io spero tanto dalla tua misericordia, o mio Dio, per quelle anime che Ti furono care, e che ci fai un dovere di amare e di soccorrere ancora.

Gesù, nel tuo Volere Ti bacio, Ti compatisco, Ti adoro, Ti ringrazio e Ti prego per i colpi che ricevi e per gli acerbi dolori che soffri mentre Ti conficcano i chiodi, di concedere in questo momento alle anime purganti la loro liberazione dal Purgatorio.  Sì, per il Sangue che spargi, o Gesù, Ti prego di estinguere le fiamme che bruciano quelle anime;  e questo Sangue sia a tutte di refrigerio e bagno salutare da purgarle da qualunque macchia e disporle alla visione beatifica.   (Cfr. Le Ore della Passione di N.S.G.C.)