Personaggi ambigui si aggirano attorno alla collina di Medjugorje

In tanti messaggi la Gospa parla dell’azione del maligno, di come Satana desidera distruggere i suoi piani di pace e di salvezza. Occorre preghiera, digiuno e vigilanza per scoprire e annientare le carte malefiche del maligno.

Soprattutto occorre prudenza, anche quando ci rechiamo in pellegrinaggio a Medjugorje.

Come pellegrini occorre sapere che anche in questo luogo vi possono essere tranelli messi in atto da “strani” personaggi.

Oggi desidero mettervi in guardia su situazioni che riguardano proprio Medjugorje.

La prima riguarda quella schiera di polacchi con il mantello rosso che, non di rado, si aggirano per Medjugorje con reliquie (non è appurato di chi sono) da far baciare alle persone. Nel frattempo regalano a piene mani santini di Cristo Re e medagliette della Madonna (mi raccomando non prendetele).

Ma chi sono? Si chiamano Cavalieri di Gesù Cristo Re e sono stati fondati da un sacerdote di nome don Piotr Natanek, il quale però è stato sospeso a divinis dal Cardinale Dziwisz.

Le motivazioni? Le spiega lo stesso Cardinale nella seguente lettera.

Comunicazione della Arcivescovo di Cracovia sulle sanzioni canoniche prese contro padre Piotr Natanek:

Mi rivolgo a voi, cari fratelli e sorelle in Cristo, con la difficile, ma anche importante comunicazione. Come Vescovo della Chiesa di Cracovia ho un senso di responsabilità per la sua unità, così per la verità e la credibilità del Vangelo di Gesù Cristo, sono stato costretto a prendere decisioni cruciali contro un sacerdote dell’Arcidiocesi, don dr. hab. Peter Natanek e punirlo con la sospensione, in conformità con le disposizioni del Codice di Diritto Canonico (canone. 2º 1371). Ciò significa che p. Natanek non può esercitare alcuna funzione sacerdotale o esercitare la potestà di governo.



Questa decisione è stata presa dopo molte avvertenze canoniche e decreti disciplinari al p. Natanek, il quale però ha violato le disposizioni, nel momento in cui ha rigettato la proposta di parlare con i suoi superiori, i quali molte volte lo hanno convocato. 

Ogni sacerdote ordinato promette onore e obbedienza al suo vescovo e ai suoi successori. Il sacerdote Natanek questa promessa l’ha tradita.


La base di questa decisione è prodotta dalla disobbedienza di p. Peter Natanek e dai suoi insegnamenti che sono in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa in materia di vedute della regalità di Gesù Cristo. Egli si basa per questi insegnamenti su rivelazioni private e l’insegnamento all’estero ispirato delle dottrine della Chiesa di sette escatologiche. 

Padre Peter Natanek distorce in questo modo non solo la dottrina consolidata dell’efficacia della salvezza nella Chiesa, ma anche la devozione alla Madre di Dio, degli angeli e dei santi mescolati con nozioni magiche di fede, che porta a ridicolizzare la religione della Chiesa. 



Nel suo messaggio, distribuito da media elettronici, mina l’autorità dei vescovi e dei sacerdoti, accusandoli di incredulità e di interagire con i nemici della Chiesa. In risposta alle critiche dei suoi colleghi pastori e sacerdoti tenta di creare proprie strutture, scoraggiando i suoi seguaci a far parte della comunione della Chiesa universale e così li espone a grandi danni spirituali e morali.

Nel mese di giugno ha poi celebrato illegalmente un matrimonio, senza autorizzazioni richieste alla legge ecclesiastica.



Mi rivolgo anche a coloro che hanno legato con p. Peter Natanek. Aiutatelo a tornare alla comunione con la Chiesa e in unione con il suo vescovo. Se continuerete a condividere le sue convinzioni attuali, diventerete co-responsabili della confusione e del conseguente danno alla Chiesa e alla sua comunità.



Cari fratelli e sorelle! La decisione, che, secondo la mia responsabilità apostolica ho dovuto prendere, mi dà dolore paterno verso Cracovia e l’intera comunità della Chiesa. Allo stesso tempo, però, spero che queste parole servano a p. Peter Natanek per farlo tornare a svolgere un ministero fecondo e zelante nella comunità della Chiesa cattolica. Se il sacerdote si arrende ai comandi legittimi, prende la strada della penitenza e di riparazione del male, può chiedere l’esenzione dalla pena.



Si prega di preghiera costante anche per l’unità, l’armonia e la fedeltà a tutti i Pastori e fedeli della Chiesa attraverso l’intercessione di Maria – Madre della Chiesa, dei nostri santi patroni, e in particolare per l’intercessione del Beato Papa Giovanni Paolo II.

Cracovia, il 20 luglio 2011.

Stanislaw Cardinal. Dziwisz

Arcivescovo di Cracovia


di Annalisa Colzi