La ricchezza più rara…

C’era una volta, tanto tempo fa, un uomo semplice e buono. Era un buon marito, un papà tenero, un vicino generoso, un contadino onesto. E moglie e figli lo circondavano di tenerezza. Tuttavia l’uomo trovava che il destino era stato duro con lui. Non faceva che lamentarsi della sorte che gli era toccata. Invano la moglie cercava di farlo riflettere: «Dio sa quello che fa, fidati!».

«Hai ragione. Dio sa il perché di tutto questo. Posso fare una cosa sola: andare a cercarlo e chiederlo a Lui».

Così, un bel giorno, l’onesto padre di famiglia che non era mai uscito dal suo villaggio, si mise in cammino alla ricerca di Dio. Una sera, sentì la gelida lama di un coltello appoggiata alla gola. Era un bandito, dagli occhi di fiamma. «Dammi i soldi! Ho già rapinato novantanove persone e tu sei la centesima!». Il pover’uomo vuotò il sacco e le tasche, dicendo tremante: «Se vuoi, prendimi tutto, ma lasciami andare. Voglio incontrare Dio per chiedergli perché l’uomo onesto è così spesso povero e il disonesto ricco». Il bandito cambiò atteggiamento e gli disse: «Ti chiedo solo un favore. Uno solo. Quando troverai Dio, chiedigli se un uomo che ha assalito novantanove volte il suo prossimo, ma ha sentito pietà per il centesimo, merita ancora il suo perdono». «Non mancherò», disse l’uomo, e ripartì.

Dopo alcuni giorni, fu coperto dalla polvere sollevata da un superbo cavallo. Il cavaliere dagli abiti sfarzosi chiese al polveroso viandante: «Dove vai?». «Vado a cercare Dio», spiegò l’uomo un po’ intimidito. «Devi farmi un favore», proseguì il ricco a bassa voce. «Quando incontrerai Dio non dimenticare di raccontargli che io sono molto ricco ma anche molto pio e buono. Chiedigli se, per questo, mi riserva un buon posto in cielo». Il pellegrino promise e riprese il cammino.

Finché una strana figura gli venne incontro. Era un vecchio, o meglio un uomo senza età, scarno e miseramente vestito. «Fermati e riposati un po’», disse il vecchio. L’uomo si sentì avvolto dalla dolcezza che emanava da quel vecchio e si fermò. «Sono io colui che cerchi…», gli disse sorridendo il vecchio. «Guardami bene: io ho creato tutto e non possiedo niente. Perfino tu sei più ricco di me, come vedi».

Il pellegrino si buttò in ginocchio e vuotò il suo cuore, con tutti i suoi dubbi e tutti i suoi perché. «Tu sei ricco, tanto ricco», gli disse Dio abbracciandolo dolcemente. «Io ti ho dato un’altra ricchezza, quella del cuore, che il ricco non possiede, perché neanche sa che esiste. È quella che ti fa indignare di fronte alle ingiustizie del mondo. Io ti ho evitato il fardello della fortuna che corrompe e rende l’uomo cieco nel cuore e nello spirito. Ti ho donato il coraggio di cercarmi, e anche l’occasione di trovarmi. Ora ti dò un’ultima ricchezza, la più rara: la felicità di accettare ciò che si è. E ora, torna a casa e vivi in pace. Tornando, dirai al ricco che il mio Paradiso non si compra con l’oro e al bandito che è perdonato perché ha scoperto la via giusta. Vai, quando sarà il momento verrò a prenderti e ti terrò con me per sempre».

E il vecchio svanì, come una brezza calma, serena, limpida, immensa.

tratto da Bollettino Salesiano, Marzo 2014