La carezza della Mamma

Anche quest’anno si è alzato il “sipario” sulla solenne Liturgia Eucaristica del tempo ordinario nella nostra Parrocchia SS. Martino e Rosa di Conegliano.

Un evento straordinario (che si ripete da ben 26 anni senza interruzioni, nel sabato dedicato al Cuore Immacolato di Maria) ossia la Consacrazione a Gesù per le mani di Maria, secondo la spiritualità di S. Luigi Maria Grignon di Montfort. 

Quella stessa consacrazione che, in giovane età durante gli anno del seminario, pronunciò S. Giovanni Paolo II e che ci richiama con commozione quelle parole dello stemma papale: TOTUS TUUS, tutto tuo o Mamma Celeste… e lo siamo realmente anche noi che abbiamo scelto di pronunciare questa consacrazione!

Sabato 28 giugno, già prima delle 15.00, da tanti luoghi diversi, sono giunte molte persone nelle nostra chiesa alla fine gremita. Mentre seduta osservavo tutto questo affluire composto di persone riecheggiavano nelle mente le parole: “Venite a me voi tuti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro” (Mt 11,28) e poi ancora: “Venite e gustate quant’è buono il Signore… guardate a Lui e sarete raggianti…”. 

Mentre invece volgevo lo sguardo verso il Tabernacolo immaginavo il Buon Pastore, il suo sguardo colmo di tenerezza e compassione  e pensavo al giorno in cui “..ebbe compassione della grande folla, li sfamò e guarì molti malati.” (Mt 14,14) dicendomi: anche oggi saremo sfamati, guariti e consolati, perché anche la Mamma è qui e intercede per ciascuno di noi.

Tutti questi fratelli e sorelle in Cristo erano lì con l’anelito sincero di attingere alla “sorgente della vita”, negli occhi di tuti un luccichio festoso, l’aspetto curato, l’abito “della festa”. Tutto era permeato da un’aria di attesa che si respirava a pieno cuore, più che boccata d’ossigeno di pinete marine o sottoboschi montani.

Attesa di che cosa?

Della carezza della Mamma celeste, quel tocco di Grazia che Lei, Mediatrice di tutte le Grazie, ci ottiene e fa così bene. Tutto lenisce come balsamo prezioso.

Attesa del “bacio di Gesù” nell’intimità del nostro animo che tutto guarisce, medicina che non ha eguale per chi ha fede.

Per partecipare a questa Liturgia Eucaristica e ricevere questi doni, più preziosi d’oro zecchino e diamanti, non occorre pagare il biglietto d’entrata o riservare posti d’onore, ma tutti vi possono accedere gratuitamente. Ed è molto di più che una Premiere alla Scala o nei più sontuosi teatri del mondo (senza voler nulla togliere alla bellezza dell’arte!).

Ma da qui non si esce solo con gli occhi colmi di belle immagini ed eco di suoni o canti, bensì ricolmi di un dono, dono divino, da condividere con tutti coloro che ci stanno accanto ed incontriamo lungo il cammino di ogni giorno, consapevoli di essere “strumenti vivi” nelle mani del Redentore, per la salvezza di tutti, affinché venga il Suo Regno!

Da anni usciamo ravvivati nella fede, mano nella mano di Colei che abbiamo scelto di “portare a casa nostra” (come fece Giovanni con Maria ai piedi della croce) come giuda e maestra, inseguiti dall’eco armonioso e soave del Suo invito di fare:

tutto per amore

sempre per amore,

incessantemente per amore… per amore, per amore!

Grazie di cuore ai Sacerdoti, insostituibili canali della Grazia divina, lo Spirito Santo, che è affluita in noi tramite i Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia!

Una consacrata