Abigail – La forza della preghiera

Ha lasciato tutti con il fiato sospeso, finché non ha fatto un ampio respiro e poi ha cominciato a piangere. Non era per nulla scontato che Abigail Rose, la figlia della deputata repubblicana 34enne Jaime Herrera Beutler nata il 15 di luglio, sopravvivesse.

UN CASO DISPERATO. Anzi, quando la donna durante la gravidanza aveva dichiarato pubblicamente che non c’era «soluzione medica» per il problema di sua figlia e aveva chiesto di «pregare per un miracolo», era ancora convinta che avrebbe partorito la piccola morta. Secondo la scienza infatti la bambina, affetta dalla sindrome di Potter, non sarebbe dovuta sopravvivere. La malattia riduce il liquido amniotico nel ventre materno schiacciando il bambino contro le pareti uterine, non permettendo lo sviluppo del corpo, dei polmoni e dei reni.

LA CURA SPERIMENTALE. La prima opzione offerta dagli specialisti ai coniugi Beutler è stata l’aborto. I due però si sono opposti, hanno deciso di andare fino in fondo, e hanno cominciato a pregare, attendendo un suggerimento sul da farsi. Finché non sono venuti a sapere di una sperimentazione in corso al Johns Hopkins Hospital, a Baltimora. Seguendo questa terapia innovativa, l’onorevole Herrera Beutler si è sottoposta a una serie di iniezioni di soluzione salina nel grembo, che avrebbero dato più spazio alla crescita della sua bambina. Le speranze, dal punto di vista clinico, restavano tuttavia minime. E invece ad ogni infusione Abigail cresceva sempre di più. Finché i genitori hanno potuto annunciare che, se all’inizio la bimba era schiacciata nell’utero, ora a giudicare dall’ecografia sembrava più sviluppata: «Non c’è modo di sapere se il trattamento avrà effetti o meno – hanno dichiarato i Beutler – ma con il cuore pieno di speranza poniamo la nostra fiducia nel Signore, continuando a pregare per il miracolo».

LA NASCITA PREMATURA. Dopo 15 iniezioni, però, alla deputata si sono rotte le acque. Nonostante i medici abbiano provato ad arrestare il parto per permettere alla donna di portare a compimento la gravidanza, la piccola è nata prima del termine. Abigail è venuta al mondo a sole 28 settimane, e dunque il responso della scienza non poteva che essere ancor più certo: la bambina morirà. Dottori e infermieri erano già preparati al peggio, eppure, a sorpresa, «immediatamente appena è nata Abigail ha respirato e ha pianto», ha raccontato la madre.

IL PRODIGIO. Nonostante la malattia e nonostante la nascita prematura, infatti, incredibilmente i polmoni della bambina sono ben formati e ora Abigail è in dialisi in attesa di un trapianto di reni. Ma «è attiva, stabile e respira da sola», hanno detto i genitori. Si tratta di un caso unico: mai prima d’ora un neonato prematuro affetto da sindrome di Potter era sopravvissuto. Consapevole di questo, la politica repubblicana ha voluto ringraziare «quei medici e infermieri che, come noi, non si sono arresi davanti a una diagnosi fatale, ma hanno voluto combattere con noi per l’impossibile. Siamo grati anche alle centinaia di persone che hanno pregato con noi. Ma più di tutto a Dio per aver risposto così alle nostre preghiere».

tratto da Tempi.it