La Santa Messa

Che cos’è la Santa Messa?

E’ il sacrificio della Croce reso presente nel Sacramento, che il Signore ha consegnato alla Chiesa, perchè continuasse a celebrarlo in Sua memoria.

Nella Santa Messa, mentre si ripetono i gesti e le parole che Gesù fece e disse durante l’Ultima Cena, si rende

realmente presente la Passione, la Morte e la Risurrezione del Signore, che ci dona se stesso in cibo, perchè possiamo partecipare alla salvezza che ci è stata donata sul Calvario.

Questa è la Messa.

Il valore della Messa è in se stesso rigorosamente infinito. Però i suoi effetti, in ciò che dipende da noi, ci vengono applicati nella misura delle nostre interne disposizioni.  

Ogni volta che si celebra la Messa, la Chiesa, con la forza di Cristo che nell’Eucaristia è presente come Sacerdote e Vittima, compie quattro azioni, ciascuna delle quali porta “molto frutto”:

°  Adorazione.  

Riconosciamo Dio come nostro Padre, Creatore e Signore, che ci ha amati da sempre. Lo riconosciamo con la voce di Gesù stesso, realmente presente nella Messa, e per questo la nostra adorazione è perfetta.

Dio risponde a questa incomparabile glorificazione curvandosi amorevolmente verso ciascuno di noi.

° Ringraziamento. 

E’ il senso del termine Eucaristia: ringraziamo Dio per ogni cosa, perchè tutto è puroi dono Suo. Con la Messa, si ringrazia Dio in modo perfetto, come perfetta è stata l’offerta di Gesù sulla Croce che si rinnova.

Il ringraziamento ci procura nuove grazie perchè a Dio piace la gratitudine.

° Riparazione.   

I peccati ci allontanano da Dio e feriscono il Suo cuore di Padre. Rendendo presente il sacrificio di Gesù in Croce, durante la Messa chiediamo a Dio quel perdono che nessuna nostra azione buona potrebbe mai conquistare e domandiamo quella misericordia che solo l’offerta del Corpo immolato di Gesù può ottenerci.

Basterebbe una sola Messa per riparare tutti i peccati del mondo, compresi i nostri, e liberare dalle loro pene tutte le anime del Purgatorio. Ma questo immenso dono viene applicato in grado limitato – ma efficace e reale – secondo le nostre disposizioni.

° Impetrazione.  

Abbiamo bisogno di tutto, di quanto ci occorre per il corpo e di quanto ci avvicina a Dio e ci salva. Durante la Messa, le nostre richieste sono rivolte a Dio con la forza della preghiera e dell’offerta di Cristo che si compiono sull’Altare.

La Messa muove infallibilmente Dio a concederci tutte le grazie di cui abbiamo bisogno, ma il dono effettivo di queste grazie dipende dalle nostre disposizioni. 

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 RITI DI INTRODUZIONE




Che cosa sono

I
primi momenti della Messa ci predispongono a comprendere quanto si
celebra e a vivere meno indegnamente l’Eucaristia. L’incontro con Dio
non si improvvisa: prepariamo il cuore, la mente e il corpo così da
ricevere con abbondanza quanto ci viene donato.

Che cosa fare

° Arriva in chiesa per tempo, diversi minuti prima dell’inizio della celebrazione. Il silenzio, il segno della Croce con l’Acqua
santa, lo stare con compostezza nella casa di Dio, aiuteranno il tuo
cuore, la tua mente e il tuo corpo ad entrare nella preghiera, per
poterti dedicare esclusivamente alla lode di Dio.

° Poni attenzione all’Atto penitenziale. Prova dolore dei tuoi peccati , ricorda
quelli più recenti e più gravi. Desidera di essere perdonato. Tieni il
tuo corpo composto e lo sguardo verso terra come faceva il pubblicano
nel tempio.

° Se non è un tempo di penitenza, nelle feste si canta o si recita il Gloria,
antichissima preghiera di lode. Questo inno inizia con le parole
cantate la notte di Natale dagli Angeli a Betlemme e si sviluppa come
una glorificazione del Padre attraverso il Figlio Gesù Cristo nello
Spirito Santo.

Ripeti nel tuo cuore

Signore Gesù, Figlio di Dio, 

abbi pietà di me peccatore. 

Aumenta in me il desiderio di amarti e lodarti senza misura, 

per evitare di perderti con il peccato. 

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LITURGIA DELLA PAROLA

 

Che cosa è


Quando
leggiamo personalmente o con altri la Bibbia, noi cerchiamo di
conoscere e comprendere quanto il Signore ha voluto rivelarci. Durante
la Liturgia della Parola vengono letti o cantati dei testi
dell’Antico  e del Nuovo Testamento, ma con una differenza: nella Messa è
Cristo stesso che ci parla attraverso la Sua Parola proclamata. 

La Sua Parola diventa viva ed efficace. Egli vuole comunicarci proprio quelle parole che le nostre orecchie ascoltano.


Che cosa fare

° Ricordati
che Dio si sta rivolgendo a te. Non ti sta dicendo nella di banale o di
scontato: sono parole di Colui che ti ama da sempre, sono parole che ti
possono salvare.

° Cura
di non distrarti custodendo gli occhi per non vagare con lo sguardo.
Aiutati con la compostezza con cui stai seduto durante le Letture e
l’eleganza con cui rimani in piedi durante il Vangelo.

° Cerca di memorizzare una frase dal Vangelo da ricordare fuori di chiesa per tutto il giorno.

   

Ripeti nel tuo cuore

Parla, o Signore,

il tuo servo ti ascolta.

Permettimi di fare tesoro

delle Tue parole.

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CREDO 

 

Che cosa è

Il Credo riassume  le
verità principale che Dio ha rivelato su se stesso e su di noi. Credere
in ciò che ripetiamo significa troverci sulla strada verso la salvezza.
La Professione di Fede che si recita nella Messa festiva è composta
dalla dottrina scaturita nei primi secoli durante i Concili di Nicea e
di Costantinopoli.

Che cosa fare

° Ricorda
quanto si dice durante il Rito del Battesimo terminata la Professione
di Fede: “Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi
ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore”.

° Recita le parole del Credo con precisione,  sapendo
che questo è il tesoro che la Chiesa ti ha consegnato il giorno del
Battesimo e che queste verità faranno di te un Cristiano.

° Ricorda
l’atteggiamento del corpo che è richiesto durante l’esecuzione
dell’inno nazionale o mentre si ripetono parole solenni e disponi in
quel modo il tuo corpo.

Ripeti nel tuo cuore

Mi affido, Signore Gesù,

alle verità che sto ripetendo

e desidero conservarle inalterate

sino al giorno del mio incontro

definitivo con Te.  

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OFFERTORIO

  

Che cosa è

All’offertorio vengono posti
sull’Altare il pane di frumento e il vino d’uva che la potenza dello
Spirito Santo renderà il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo. Il Sacerdote
alza questi nostri poveri doni verso il Padre, chiedendogli di
accoglierli e di ridonarceli come presenza reale del Suo Figlio. Al vino
vengono aggiunte poche gocce d’acqua.

Che cosa fare

° Unisci
te stesso al sacrificio di Gesù che si sta per compiere sull’Altare.
Questo significa partecipare attivamente alla Messa. Potrai offrire te
stesso col pane e il vino se durante le tue giornate avrai offerto a Dio
le tue azioni, facendole nel modo migliore che ti è possibile, perchè
al Signore non vanno offerte cose imperfette.

° Mentre sei seduto, osserva il momento in cui il Sacerdote pone le gocce d’acqua nel Calice e offri esplicitamente te stesso con le tue azioni. Le tue povere azioni insapori e incolori come l’acqua, unite al sacrificio di Cristo, riceveranno il sapore e il colore di Dio.

 Ripeti nel tuo cuore  

Ricevi, Signore, tutta la mia libertà,

la mia memoria, la mia intelligenza

e la mia volontà.

Accetta tutto me stesso

e uniscimi al tuo sacrificio.

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IL CANTO DEL SANTO

Che cosa è

L’Apocalisse ci ricorda che il Signore viene adorato in Paradiso dagli Angeli e dagli Eletti come tre volte Santo. A queste parole di adorazione, la Liturgia aggiunge il grido che si levò a Gerusalemme la Domenica delle Palme: “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell’alto dei cieli!”. La Liturgia ti sta preparando ad accogliere colui che, pur essendo il Santo, si abbassa sino a rendersi presente nellì’Eucaristia.

Che cosa fare

° Canta il Santo e non restare muto, perchè la tua voce si unisca al canto che perennem,ente gli Angeli e i Santi ripetono davanti al trono di Dio in cielo.

° Accendi nel tuo cuore il desiderio di accogliere il Signore Gesù che scende sull’Altare, così da non lasciare che l’abitudine renda scontato questo momento.

Ripeti nel tuo cuore

Concedimi, Gesù,

di ripetere per sempre questo canto in Paradiso

con la Vergine Maria, gli Angeli e i Santi.

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LA PREGHIERA EUCARISTICA

Che cosa è

Il cuore della Santa Messa è questa grande preghiera in cui la Chiesa, per la forza dello Spirito Santo, attraverso le parole dell’Ultima Cena che il Sacerdote nella persona di Gesù ripete, rende presente Gesù nel momento della Sua immolazione sulla croce. Dopo le parole della consacrazione, il pane non è più pane ed il vino non è più vino: sono Gesù stesso realmente presente, nonostante quanto vedono i nostri occhi.

Che cosa fare

° Mettiti in ginocchio. Mettiti in ginocchio anche se non ci sono le panche. Nessuno sta in piedi davanti al mistero di Dio quasi fosse alla sua altezza. Stai in ginocchio come la donna cananea che implorava misericordia; come la peccatrice che ha cosparso di profumo e di lacrime i piedi di Gesù per trasmettergli tutto il suo amore; come la Maddalena il mattino di Pasqua, quando riconobbe il suo Signore e lo adorò risorto e vivo.

° Fissa i tuoi occhi nell’Ostia e nel Calice in cui Cristo è ormai presente e che il Sacerdote eleva perchè possano essere guardati ed adorati con fede. Ricorda e credi che assieme al Signore sono presenti Maria Santissima, gli Angeli e tutti i Santi: dove è presente Dio, lì c’è tutto il Paradiso.

° Ricorda che in questo momento Gesù offre se stesso a Dio Padre per riscattarti dalla schiavitù del peccato e aprirti le porte della Vita Eterna. Adora e ringrazia Gesù Eucaristia.

Ripeti nel tuo cuore

Mio Signore

e mio Dio!

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IL PADRE NOSTRO

Che cosa è

Sono le parole che Gesù ci ha trasmesso per insegnarci a pregare, donandoci la possibilità di invocare Dio come Padre. Durante la Messa, uniti a Gesù che prega in noi e per noi, queste parole assumono una forza particolare davanti a Dio Padre.

Che cosa fare

° Recita con tutto l’amore di cui sei capace la prima parola di questa preghiera: “Padre”.

° Ricordati che ti è concesso di chiamare Dio col dolce nome di Padre in forza del Battesimo. Infatti, chi non ha ricevuto il Battesimo è semplicemente una creatura di Dio, mentre chi è rinato dall’acqua e dallo Spirito è realmente figlio di Dio per adozione, in lui è operante la Vita Divina.

° Non ripetere con abitudine le parole della preghiera del Signore, tieni gli occhi fissi al Crocifisso posto sull’Altare e accendi nel tuo cuore sentimenti di gratitudine e di orgoglio per la grazia immeritata di essere figlio di Dio.

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LA COMUNIONE

Che cosa è

Il dono più grande dato all’uomo: la possibilità di nutrirsi di Dio. Nella Comunione noi riceviamo realmente Gesù Cristo presente nell’Eucaristia e veniamo uniti totalmente a Lui.

Avviene un grande miracolo: mentre solitamente trasformiamo in noi ciò che mangiamo, nella Comunione, cibandoci di Dio, veniamo trasformati in Lui, come una goccia d’acqua lasciata cadere in un bicchiere di vino che diventa essa stessa vino assumendone sapore e colore.

Ricevendo la Comunione, noi partecipiamo pienamente alla Santa Messa. La Comunione ci unisce totalmente a Gesù che soffre, muore e risorge, così che siamo resi presenti agli eventi del Calvario ed uniti a quell’immolazione di Gesù in Croce che salva il mondo.

Che cosa fare

° Assicurati di essere in grazia di Dio. Non ricevere l’Eucaristia se hai commesso peccati mortali e non ti sei ancora confessato. Vivi in modo tale da meritare di ricevere il Corpo di Cristo ogni giorno.

° Cura il digiuno eucaristico. Non prendere nulla un’ora prima della Comunione se non acqua o medicine. Questo digiuno è la preparazione immediata a ricevere il Corpo di Cristo: ricordandoti di non mangiare, ti ricorderai che stai per ricevere l’Eucaristia.

° Preparati alla Comunione durante tutto il giorno o durante tutta la settimana se partecipi alla Messa solo di domenica.

° Vivi la mezza giornata (o settimana) prima di partecipare all’Eucaristia nel vivo desiderio di incontrare Gesù nella Comunione; senti un vivo dolore dei tuoi peccati; offri tante azioni compiendole per amore di Dio; ripeti spesso brevi preghiere per restare sempre unito a Gesù; tratta gli altri sapendo che quanto fai a loro il Signore lo sente come fatto a Lui stesso.

° Vivi la mezza giornata (o settimana) dopo aver partecipato all’Eucaristia con profonda gratitudine ricordando quale grande dignità ti sia stata concessa; accendi nel tuo cuore sentimenti di gioia; ripeti spesso parole d’amore verso Gesù che ti ha unito così profondamente a sé; comportati sapendo di aver portato Cristo stesso nel tuo cuore.

° Mentre vai verso l’Altare per ricevere la Comunione, cammina senza fretta e tieni gli occhi bassi e le mani giunte: stai raggiungendo Colui che vale più di tutto il mondo e che dall’eternità desiderava che tu potessi riceverlo. Ricorda che gli Angeli non possono fare la Comunione e sarebbero persino disposti a lasciare la loro dignità e diventare uomini pur di ricevere il Dio che adorano continuamente in Paradiso.

° Mentre stai ricevendo la Comunione, guarda il Corpo di Cristo con uno sguardo di adorazione e di amore e tratta la Particola con gesti che comunichino alla tua intelligenza che auello che ricevi non è più pane, come invece è pane quello che mangi quando sei a tavola. Ciò che ricevi è il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità del Nostro Signore Gesù Cristo.

Ringraziamento

° Mentre torni al posto, riponi nel tuo cuore lo stesso sentimento che avrebbero vissuto i Magi se avessero potuto portare via con loro il Bambino Gesù. Il tuo incedere, i tuoi occhi, il tuo inginocchiarti trasmettano inequivocabilmente che in quel momento sei un Tabernacolo. Poi metti il tuo cuore accanto a quello di Gesù come Giovanni nell’Ultima Cena e parla con Dio. Lui ti sta ascoltando con attenzione.

° Ricorda che la Presenza Reale di Gesù in te dura quanto le specie del pane e del vino, quindi circa dieci minuti. Non aver fretta di abbandonare il tuo stare con Dio e non dimenticare che Dio è più importante di tutti gli affari che ti attendono.

° Immagina quali e quanti doni Gesù ha portato nel tuo cuore per averlo accolto. Ricorda che la Comunione mette a tua disposizione tutti i tesori di santità, di sapienza e di scienza racchiusi in Gesù Cristo. La tua anima riceve così un tesoro rigorosamente infinito che le viene dato in proprietà.

Non esiste al mondo dono più grande di questo.

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BENEDIZIONE

Che cosa è

Al termine della Messa il Sacerdote ci benedice nel nome della Trinità Santissima. La Messa è in sè la più grande benedizione divina, ma la Liturgia aggiunge un’ulteriore benedizione finale prima che noi riprendiamo la vita ordinaria, per renderci certi che il Signore non ci lascia mai soli e ci accompagna con le Sue benedizioni nella lotta per essergli fedeli e nell’affrontare le difficoltà dell’esistenza.

Tratto da Il Timone dicembre 2012


Per approfondire consigliamo la lettuta di: La Messa di Padre Pio