Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
Udienza generale di Papa Benedetto XVI – Mercoledì, 28 dicembre 2011
Cari fratelli e sorelle,
l’odierno incontro si svolge nel clima natalizio, pervaso di intima gioia per la nascita del Salvatore. Abbiamo appena celebrato questo mistero, la cui eco si espande nella liturgia di tutti questi giorni. È un mistero di luce che gli uomini di ogni epoca possono rivivere nella fede e nella preghiera.
Non c’è nulla di bello e di vero che si incontri nella vita che non vada condiviso.
Non è una legge morale, ma è una legge della realtà, un impeto del nostro cuore.
Nessun dono che ci venga fatto conserva la sua natura di dono se noi non avessimo qualcuno a cui poterlo raccontare.
Nessuna felicità è veramente tale, se non è condivisa.
Nessun fatto capitatoci, quando è un evento, può rimanere solo nella nostra memoria.
L’esperienza ce lo insegna.
Il 12 dicembre 2011, solennità di Nostra Signora di Guadalupe, sono stati ordinati 49 nuovi Sacerdoti nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Velasio De Paolis c.s. delegato Pontificio per la Legione di Cristo.
Un Centro di Aiuto alla Vita di Milano racconta la sua storia
Non si è mai finito di conoscere e ammirare i personaggi e le innumerevoli iniziative che nascono dalla fede in Cristo e nella Chiesa. Sabato scorso 3 dicembre, al “Circolo della Stampa”, ritrovo abituale dei giornalisti di corso Venezia 48 a Milano, ho conosciuto la signora Paola Marozzi Bonzi, fondatrice e direttrice del Centro di Aiuto alla Vita (CAV) della clinica Mangiagalli di Milano, che in 27 anni ha salvato 13mila bambini dall’aborto.
Benedetto XVI, durante l’Udienza del mercoledì, esorta a pregare costantemente
CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 14 dicembre 2011 (ZENIT.org) – Vengono qui riportate le parole pronunciate dal Santo Padre Benedetto XVI, durante l’Udienza generale del mercoledì, svoltasi in aula Paolo VI alla presenza di fedeli e pellegrini provenienti da tutto il mondo.
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Venga il tuo Regno!
04 Dicembre 2011
Carissimi amici in Cristo,
sono in aereo, nel viaggio di ritorno verso gli Stati Uniti. Ancora una volta mi trovo a vivere un momento difficile, di quelle esperienze che rendono gli occhi lucidi e ti stringono forte l’anima. E’ un nuovo capitolo della mia vita, che si sovrappone sfacciatamente al precedente – quello della mia malattia – quasi senza lasciarmi un attimo di respiro.
Nell’immaginario collettivo la grandezza di un uomo viene misurata e ammirata non solo per come ha saputo vivere la propria avventura umana, ma anche per il modo in cui ha affrontato le ore del supremo transito dagli affanni della vita mortale “all’altra riva” quella di Dio.
Il momento della propria morte: quello delle scelte definitive, cioè della “crisi” finale, che fa paura a tutti.
Giovanni della Croce sul letto di morte, ai suoi confratelli che gli leggevano le preghiere dei moribondi,
Nel secolo XVI, la
Santa Vergine, piena di pietà per il popolo azteco che, vivendo nelle tenebre
dell’idolatria, offriva agli idoli innumerevoli vittime umane, si è degnata di
prendere in mano l’evangelizzazione degli Indiani dell’America
Centrale che erano anch’essi Suoi figli.
Il santuario di Loreto conserva, secondo un’antica tradizione, la Casa nazaretana della Madonna. La dimora terrena di Maria a Nazareth era costituita da due parti: da una Grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella Basilica dell’Annunciazione di Nazareth, e da una Casa in muratura antistante.
Secondo la tradizione, nel 1291, quando i crociati furono espulsi definitivamente dalla Palestina con la perdita del Porto di Accon, la Casa in muratura della Madonna tu trasportata, “per ministero angelico”, prima in Illiria e poi nel territorio di Loreto (10 dicembre 1294).