Suor Albina e il prete misterioso

Tante cose che avvengono sembra che non abbiamo una spiegazione. Uno straordinario episodio e una straordinaria suora all’ospedaletto di La Merced-Chamchamayo (Perù)

Suor Albina Panzolato, Figla di Maria Ausiliatrice, conobbe Don Bosco attraverso suo padre che a sua volta lo conobbe attraverso il Bollettino Salesiano e poté parlarne alla figlia, né si oppose quando lei decise di entrare presso le Figlie di Maria Ausiliatrice con l’intento preciso di restarci.

A vent’anni partì per il Perù. Era una ragazza sensibile che soffriva per le sofferenze degli altri… Non per nulla pur di alleviarle decise di diventare infermiera e da allora si rese sempre disponibile verso chiunque le chiedesse aiuto. Oggi si direbbe laicamente che l’infermiera, quell’infermiera, ha la reperibilità 24 ore su 24, con lo stesso sorriso sia alle 6 del mattino che alle 3 di notte. 

Chi vive di fede ha la forza dello Spirito che lo regge giorno e notte, contro clima, insetti, bestie feroci… Andò a fare l’infermiera nella selva centrale del Perù. 

Un giorno confidò alle consorelle che facendo la sua solita visita ai malati dimenticò un “Bollettino Salesiano” sul comodino di un giovane ammalato. In copertina era raffigurata Don Bosco che additava il quadro di Maria Ausiliatrice ai suoi ragazzi. 

Il giovanotto chiese di confessarsi e mise una condizione: “Voglio confessarmi dal prete che è sulla copertina della rivista!”. Suor Albina sorridendo gli rispose che il prete era in cielo. Le venne anche in mente che il giovanotto volesse prenderla in giro.

Ma il giovane si aggravò, tanto che fu deciso di trasportarlo all’ospedale regionale ben più attrezzato della piccola struttura nella selva… ma trovarono la strada ostruita da una frana e dovettero tornare indietro. 

Suor Albina, rimasta sola (il cappellano e il medico erano fuori), non sapeva a che santo votarsi, o meglio sì, lo sapeva; si precipitò in cappella e: “Don Bosco, mandami un prete per confessare questo povero giovane che sta per morire!”. Poi tornò in fretta presso l’ammalato. 

Proprio in quel momento un pretino stava entrando nella missione, diretto verso il piccolo ospedale. Le alunne che erano in cortile, raggruppate attorno a una suora a provare dei canti, rimasero di stucco nel vedere lo sconosciuto in tonaca che passava loro vicino, perché… perché… “Guardate, non sembra Don Bosco?”. “È vero, pare proprio lui!”. 

Il quale, intanto, aveva raggiunto la piccola struttura ospedaliera e cominciato a salire la scala che portava al reparto malati, proprio mentre suor Albina scendeva. S’incontrarono: “Sorella, posso esserle utile?”. “Certo, padre. Sia lodato il cielo!”. 

E senza dire altro lo accompagnò dal giovane, poi scese in cappella a preparare l’occorrente per amministrare la comunione al ragazzo. Terminato tutto, suor Albina volle ringraziare il misterioso sacerdote… ma non lo trovò da nessuna parte. 

Era letteralmente sparito, mentre in sacrestia cotta e stola usati per la comunione erano perfettamente ripiegati come se nessuno le avesse usate. 

Suor Albina seppellì nel suo cuore quel fatto straordinario. Lo raccontò solo anni dopo, con semplicità e con tutti i particolari. La suora è morta a Lima, il 5 aprile 2007.

 di Giulia Rizzato FMA (tratto da Il Bollettino Salesiano Aprile 2009)