La meta finale

Di Rafael del Rosal Samaniego, Spagna

Ero parroco da poco tempo, quando un amico di un paese vicino mi chiese il favore di andare a celebrare la Messa in un pensionato del suo villaggio.

Quando arrivò la data prestabilita, mi incamminai verso il paese. Arrivai dopo venti minuti e mi resi conto che era la prima volta che mi recavo in quel luogo e che non conoscevo l’indirizzo giusto del pensionato. 

Chiesi informazioni e mi dissero che ce n’erano tre. Dissi loro il nome e mi risposero che si trovava a circa duecento metri da lì. Seguii le indicazioni e arrivai.

Entrando, salutai tutti dicendo che ero il sacerdote venuto a celebrare la Messa.

“Meno male, Padre, perché è da due giorni che cerchiamo di rintracciare il parroco e non ci riusciamo!” Spiegai loro la motivazione e loro aggiunsero:

“Guardi, questo non è il pensionato che sta cercando, che si trova due strade più avanti, ma qui c’è una signora agonizzante e stiamo disperatamente cercando un sacerdote”.

“Bene, eccomi”.

Mi accompagnarono rapidamente nella stanza della signora malata. Con lei c’era sua figlia. Parlai un po’ con lei, le diedi l’Unzione e dopo aver raccomandato la sua anima a Dio mi congedai e uscii dalla stanza. Ero ancora lì vicino quando la figlia mi rincorse gridando e, tutta nervosa, mi disse:

“Padre, questo è un miracolo, era in agonia da due giorni ed è morta non appena lei è uscito dalla stanza. L’ha aspettata per morire in pace ed è stata la Vergine del Carmelo a sostenerla. Guardi, mia madre per tutta la vita ha conservato questa immaginetta che i suoi nonni le regalarono il giorno della sua Prima Comunione. Da allora, non se ne è mai separata e ha pregato sempre rivolgendosi  a Lei. Io amo molto questa immagine ma non sono una buona cristiana né potrei mai pregare intensamente come mia madre, quindi, voglio regalarla a lei, Padre, affinchè la Vergine la aiuti a fare del bene, come ha fatto con mia madre. Sono certa che lei saprà invocarla meglio di me”.

Vidi le sue lacrime; la sua attitudine era esattamente quella di una buona cristiana e di una brava figlia di Maria. Dopo aver rifiutato gentilmente e dopo la sua insistenza, alla fine presi la “mia Vergine” e mi accinsi a continuare i miei impegni di quel giorno, arrivando infine anche al pensionato che stavo cercando inizialmente.

Da allora, questa immagine accompagna me e tutti coloro che assisto spiritualmente, affinchè possano morire in pace e raggiungere la Gloria. E’ ciò che chiedo anche per me e inoltre ora so che non siamo soli nel nostro lavoro pastorale: so che Dio, la Vergine e i Santi intercedono per noi e guidano i nostro passi, a volte apparentemente per sentieri “sbagliati”, ma sicuramente verso la giusta meta finale.

Tratto dal libro 100 storie in bianco e nero – Edizioni ART